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Covid, monitoraggio Iss: l’incidenza più alta è nella fascia 10-19 anni. I ricoveri in ospedale sono sempre di meno

19 Marzo 2022 - 11:26 Redazione
dati agenas terapie intensive aree mediche
dati agenas terapie intensive aree mediche
Confermate le quattro regioni a rischio alto: Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Veneto. Terapie intensive 13 volte più alte tra i non vaccinati (rispetto a chi ha 3 dosi)

Dopo le anticipazioni pubblicate nella giornata di ieri, oggi 19 marzo, è uscita la versione completa del monitoraggio curato dall’Istituto superiore di Sanità. Nei nuovi dati pubblicati si legge che nelle ultime tre settimane la percentuale dei casi registrati nei pazienti in età scolare, fino ai 19 anni, è in calo per la terza settimana di fila e adesso è arrivata al 26 per cento. Di tutti i casi registrati in questa fascia, negli ultimi sette giorni, il 15 per cento ha riguardato i bambini sotto i 15 anni, il 39 per cento quelli che vanno dai 5 agli 11 anni e il 46 per cento quelli che vanno dai 12 ai 19 anni. Un altro dato che emerge nel report riguarda l’incidenza: nella fascia di popolazione tra i 10 e i 19 anni si registra il valore più alto. Considerando uno spazio di tempo di 14 giorni parliamo di 1.695 casi ogni 100 mila abitanti. L’incidenza più bassa si registra invece tra i 70 e i 79 anni: 556 casi ogni 100 mila abitanti. In generale viene segnalato che i ricoveri in ospedale sono sempre di meno. L’altra indicazione dell’Iss riguarda i No vax: il tasso dei ricoveri in terapia intensiva per i non vaccinati over 12 è 13 volte più alto rispetto a quelli che hanno tre dosi di vaccino.

Il report pubblicato dall’Iss conferma le informazioni già note sui livelli di rischio delle regioni. Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia e Veneto sono considerate a rischio alto, tutte le altre a rischio moderato mentre Valle d’Aosta e Molise sono a rischio basso. Iss ha spiegato che le regioni a rischio alto sono rientrate in questa fascia perché sono stati registrate diverse «allerta di resilienza», indicatori legati alla capacità delle Regioni di testare e verificare i casi sospetti di Covid. Come indicato nel decreto firmato da Mario Draghi le prossime saranno le ultime settimane di restrizioni legate alla pandemia: dal 1° aprile finiranno molte delle restrizioni introdotte per contenere l’epidemia e dal 1° maggio non sarà più necessario esibire il Green pass.

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