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Il “tradimento” di Minsk per aver aperto il confine alle truppe russe, l’ufficiale ucraino dà 30 denari all’ambasciatore bielorusso: «Come Giuda» – Il video

La provocazione è stata postata sulla pagina Facebook del capo ucraino del Servizio di frontiera

«Trenta monete d’argento sono il compenso per il tradimento», dice un tenente colonnello ucraino mentre tenta di consegnare a favore di telecamere un sacchetto all’ambasciatore bielorusso in Ucraina, Igor Sokol, perché lo porti al capo del Comitato di controllo della frontiera della Bielorussia, Anatoly Lappo. Il video della provocazione pubblicato sul profilo del capo dei doganieri ucraini, Sergei Deineko, ha alimentato la macchina di propaganda ucraina dopo che Kiev ha accusato Minsk di aver consentito all’esercito russo di superare la frontiera bielorussa, permettendo così alle truppe di Mosca di invadere da Nord l’Ucraina. «I russi stanno commettendo un’aperta e sanguinosa aggressione contro l’Ucraina dal territorio della Bielorussia – dice il militare nel filmato -Deineko ha ordinato di consegnare questo “saluto” al suo presidente del Comitato di frontiera, il generale Lappo. Questo è un ordine». L’ambasciatore bielorusso Sokol ha rifiutato con sdegno il sacchetto pieno di monete e se n’è andato dicendo: «Un ordine per te, non per me». Le 30 monete d’argento sono un chiaro riferimento all’episodio raccontato nel Vangelo in cui Giuda Iscariota si fa pagare 30 denari dall’esercito romano perché lo aiuti ad arrestare Gesù. Kiev accusa infatti Minsk di aver prestato un sostegno ai russi nell’invasione iniziata lo scorso 24 febbraio. Il valore simbolico del gesto viene sottolineato anche dallo stesso Deineko, che alla provocazione aggiunge sulla sua pagina Facebook l’avvertimento: «Siate consapevoli. La vittoria sarà per l’Ucraina!!».

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