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No! Il parlamento slovacco non ha «mandato al diavolo la Nato» e non si è schierato contro l’Ucraina

23 Marzo 2022 - 12:55 Antonio Di Noto
I parlamentari di estrema destra hanno mancato di rispetto alla bandiera ucraina, ma la linea del parlamento è ben diversa

La pagina Facebook Lega Europa ha condiviso un video che mostra una seduta parlamentare in cui il politico al microfono in quel momento viene coperto da quelli che paiono essere due suoi colleghi con una bandiera slovacca. Poco dopo, altre due persone si posizionano ai piedi del podio e dispiegano una bandiera ucraina, che ad un certo punto i due che sorreggono la bandiera slovacca iniziano a bagnare con dell’acqua. Il video viene presentato da Lega Europa come un “aggiornamento” sulla guerra in Ucraina, e potrebbe dare l’idea che il parlamento slovacco sia schierato contro il paese invaso o contro la Nato, come affermano altri utenti via Facebook. Un indizio di quanto la presentazione decontestualizzata del filmato possa generare confusione è un video apparso su YouTube dal titolo «Ukrainian Flag disrespected at Slovakian Parliament». In realtà, però, non è proprio così, e il video risale a prima del conflitto.

Per chi ha fretta

  • Sì, le due bandiere sono state realmente dispiegate in parlamento.
  • Il fatto è accaduto prima dello scoppio della guerra.
  • Il contesto attuale è diverso e non spiega i fatti come sono realmente accaduti.
  • La maggioranza parlamentare in Slovacchia supporta l’Ucraina.

Analisi

Secondo alcuni utenti, il parlamento slovacco avrebbe “mandato al diavolo” la Nato:

Nel frattempo in Slovacchia si mandano al diavolo la NATO e l’Ucraina. E quei due parlamentari venduti. Bellissimo il gesto di strappare la mascherina al covidiota. L’Europa dell’Est si sta risvegliando.

Una ricerca su Google delle parole “ukraine flag slovak parliament” è sufficiente a confermare che i fatti sono avvenuti durante una seduta del parlamento slovacco tenutasi il 9 febbraio scorso. Tra i risultati, troviamo diversi articoli che ricostruiscono l’accaduto. Tra questi, quello di Euronews, dal quale apprendiamo che l’ordine del giorno della seduta era la votazione dell’accordo di cooperazione e difesa con gli Stati Uniti, che tra le altre cose prevede che le forze militari statunitensi possano utilizzare le basi militari slovacche.

Il post di Lega Europa che ha condiviso il video

L’accordo, che è in vigore anche con altri 23 paesi, tra cui Polonia e Ungheria, – altri due vicini dell’Ucraina -, aveva causato tensioni sia in parlamento che nelle piazze tra chi lo riteneva necessario e chi lo vedeva come troppo vincolante ed invasivo.

Durante il discorso, i due parlamentari del neonazista Partito Popolare Slovacchia Nostra – che è noto per le sue posizioni filorusse e anti-NATO – Peter Krupa e Andreij Medvecki hanno ostruito la visuale del podio con una bandiera slovacca, in segno di protesta contro l’accordo di difesa. A questa mossa hanno risposto Yana Tsyganikova e Miroslav Zhiak, membri dei partito Libertà e Solidarietà, dispiegando la bandiera dell’Ucraina proprio sotto al podio, che i parlamentari di Slovacchia Nostra hanno bagnato.

L’accordo è infine passato, ed è simbolico dell’atteggiamento che la Slovacchia ha tenuto in questi giorni di guerra nei confronti dei belligeranti. Il primo ministro del paese Eduard Heger si è più volte detto favorevole all’entrata dell’Ucraina nell’UE, anche se non si è recato a Kiev assieme ai suoi omologhi ceco e polacco, dietro consiglio dell’intelligence slovacca. Infine, la Slovacchia ha ricevuto finora oltre 215 mila rifugiati ucraini ai quali verranno garantiti protezione, alloggio e integrazione nell’istruzione.

La posizione della Slovacchia rispetto all’Ucraina.

Conclusione

Parliamo di un caso di contesto mancante, dove un video pubblicato nei Social, senza l’adeguato contesto, potrebbe fuorviare glii utenti, facendo loro credere che la Slovacchia non supporti l’Ucraina nella guerra contro la Russia. La realtà è però ben diversa e i sentimenti filorussi appartengono solamente a una frazione minoritaria del parlamento slovacco, come dimostrato dalle dichiarazioni del primo ministro del paese e dall’accoglienza offerta ai profughi ucraini.

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