Conte al Copasir: «Dalla Russia nel 2020 solo aiuti sanitari. La nostra intelligence ha sempre vigilato». M5s: «Nessun ricatto da Mosca»
«Ho chiarito che la missione russa si sviluppò esclusivamente sul piano degli aiuti sanitari in un momento di grande difficoltà in cui ci mancavano mascherine, respiratori e altri strumenti di protezione. I nostri apparati, dalla Difesa all’intelligence, dagli Esteri alla Protezione civile, vigilarono costantemente perché questa missione si svolgesse lungo i binari concordati». Queste le parole dell’ex premier Giuseppe Conte subito dopo l’audizione al Copasir, il Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica, in merito all’autorizzazione che il leader del M5s – all’epoca dei fatti presidente del Consiglio dei ministri – diede personalmente, in una chiamata a Vladimir Putin, alla missione sanitaria russa in Italia, nel pieno dell’emergenza Covid. «Al Copasir ho chiesto io di essere immediatamente audito perché chi ha o ha avuto incarichi istituzionali ha l’obbligo morale di rispondere del proprio operato in trasparenza», ha aggiunto. Nel corso della missione, infatti, un gruppo di sanitari russi operò in Italia scortato dai militari italiani. Tuttavia, secondo alcune ricostruzioni, alimentate dalle recenti minacce russe nei confronti dell’Italia, le intenzioni dei russi sarebbero andate ben oltre il semplice aiuto sanitario. Sembra assodato, infatti, che i militari abbiano insistito per entrare negli uffici pubblici «per bonificarli», e solo 28 dei 104 uomini inviati fossero effettivamente sanitari. Recentemente la missione è stata menzionata da Alexei Paramonov, direttore del primo dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, che aveva lasciato intendere che in quei giorni si fosse svolto anche dell’altro.
Cosa hanno detto i componenti M5s del Copasir
«La disponibilità da parte di Giuseppe Conte ad essere audito è un ulteriore conferma circa la trasparenza della missione che si è svolta esclusivamente in ambito sanitario e sempre sotto la stretta sorveglianza dei militari italiani. Le dichiarazioni e le ipotesi di presunti “ricatti” di questi giorni da parte della Russia contro l’Italia, oltre a far parte di una strategia di propaganda, rappresentano una distorsione insensata e malevola rispetto ad un momento di emergenza straordinaria», hanno dichiarato i componenti M5s del Copasir Federica Dieni (vicepresidente), Maurizio Cattoi e Francesco Castiello. «L’audizione di Giuseppe Conte al Copasir – concludono – non era dovuta, dato che sin da subito abbiamo avuto il quadro chiaro della situazione. Il Copasir si era già occupato della questione ascoltando i capi del Dis, Aisi e Aise proprio per dissipare qualsiasi dubbio».
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