La foto del bambino «sopravvissuto al bombardamento del suo asilo» nel Donbass è di un video musicale
«Questa foto nel 2014 fece il giro del mondo, era un bambino del Donbass sopravvissuto al bombardamento del suo asilo, da parte degli aerei di Kiev» recita il meme che circola online tra i contestatori del Governo ucraino. C’è chi, condividendola, non concepisce il fatto che non siano state date sanzioni a Zelensky come oggi avviene con Putin a seguito dell’invasione dell’Ucraina. La foto, in realtà, è una messinscena e ricorda in qualche modo una foto precedente tratta da un film ambientato nel 1941 (ne parliamo qui).
Per chi ha fretta:
- La foto del bambino viene utilizzata come prova di un bombardamento da parte degli ucraini di un asilo nel Donbass.
- L’immagine è tratta da un video musicale dove il bambino è protagonista.
- L’autore del video ha contestato l’uso improprio dei fotogrammi del video, ritrovandosi cacciato dal gruppo filorusso che li aveva sfruttati contro gli ucraini.
Analisi
Ecco il testo completo che accompagna il meme:
Questa foto nel 2014 fece il giro del mondo, era un bambino del Donbass sopravvissuto al bombardamento del suo asilo, da parte degli aerei di Kiev. La mattanza non si concluse, da otto lunghi anni le popolazioni russofone di Donesk e Lugansk sono vittime di continui assalti delle truppe dichiaratamente neonaziste ucraine. In tutti questi anni non si è visto un solo politico o giornalista italiano condannare questa atrocità. Siamo ignobili ipocriti.
Il fact-checking del 2015
A smentire la veridicità della foto sono stati, nel lontano 2015, i colleghi ucraini di StopFake. Lo scatto era diventato particolarmente popolare nelle aree filorusse, diffuso anche dalle televisioni di Mosca nel settembre del 2015.
In realtà, il bambino non è un sopravvissuto a un bombardamento di un asilo da parte degli aerei ucraini, ma il protagonista di un video musicale dal titolo «Angel: A Song about the Children of Donbas». Eccolo, al minuto 0:41 all’interno di una stanza:
Ecco, invece, il fotogramma della foto diffusa online (minuto 0:51):
I post dell’autore del video
Dan Levi, autore del video, pubblica il 17 agosto 2015 un post dove racconta la sua esperienza in un gruppo VK (social network russo) che aveva diffuso i fotogrammi delle riprese riportando informazioni false, scatenando l’odio da parte dei filorussi. Dan era intervenuto per contestare la descrizione fornita dagli admin, ma l’unico risultato ottenuto è stata l’esclusione del gruppo.
Conclusioni
Come è accaduto con un’altra foto simbolo utilizzata per raccontare il conflitto nel Donbass, anche questa immagine risulta totalmente decontestualizzata e utilizzata dalla propaganda filorussa contro l’Ucraina.
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