Milano diventa un po’ Tokyo: la stazione di Porta Genova è stata tappezzata da manga
Manga all’uscita dai treni, manga sui tornelli e manga sulle colonne dei corridoi. In questi giorni chi è passato dalla stazione Porta Genova di Milano avrà notato che uno dei punti più importanti della metropolitana che corre sotto la città si è trasformato in un pezzo di Giappone. Tutta la struttura infatti è stata riempita dalle tavole di Kaiju No. 8, il manga che esordisce in Italia con la distribuzione dalla casa editrice Star Comics. Le installazioni sono state inaugurate il 23 marzo e rimarranno disponibili per due settimane, con tanto di corridoio in cui sarà possibile leggere le prime 14 tavole del fumetto giapponese. Al netto della trovata pubblicitaria, la trasformazione di Porta Genova è un altro tassello di quel percorso che negli ultimi anni sta vedendo i fumetti giapponesi trasformarsi da una passione di nicchia a un fenomeno di massa. E la scelta di organizzare un lancio così spettacolare per Kanju N.8 nasce da una tradizione giapponese consolidata: i vagoni della metro di Tokyo tappezzati dai manga sono una delle immagini viste con più ammirazione dagli appassionati italiani.
Kaiju No. 8 è scritto e disegnato da Naoya Matsumoto e in Giappone ha già venduto 5 milioni di copie, un milione per ognuno dei volumi che compongono la serie. Come si può intuire dal titolo i protagonisti sono i Kaju, mostri alieni già noti nel folklore giapponese. Le loro apparizioni più note sono nella saga di Godzilla. L’incoronazione ufficiale era avvenuta all’inizio dello scorso settembre, quando per la prima volta nella storia dell’editoria italiana il libro più venduto della settimana era un manga. Nello specifico un volume di One Piece. Certo, One Piece è un fenomeno eccezionale che in tutto il mondo è arrivato a vendere 500 milioni di copie, eppure è questo è stato il dato che ha coronato una lunga cavalcata per questo genere. Basta entrare in una qualsiasi catena di librerie: prima i manga erano confinati in qualche scaffale polveroso in cui si trovavano giusto dei numeri sparsi delle serie più famose. Ora occupano intere isole, con discrete collezioni in cui si possono trovare anche le copie più rare.
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