No! Questo non è un documento delle autorità russe che ordinano la creazione di falsi video contro gli ucraini
Il 28 marzo 2022 l’account Twitter Anonymous (@YourAnonNews) pubblica la foto di un presunto documento “trapelato” dalla Russia riguardo un ordine di filmare video di propaganda per screditare le forze ucraine nei confronti dei prigionieri di guerra. Il documento viene proposto al pubblico a seguito della diffusione di un video dove dei soldati ucraini avrebbero compiuto crimini di guerra contro dei prigionieri russi. Il documento, diffuso poi anche via Facebook, risulta falso: la firma è la stessa usata in un quiz di un sito internet.
Per chi ha fretta
- Anonymous condivide un documento che ritengono “trapelato” dalla Russia.
- Tale documento dimostrerebbe l’intenzione da parte della Russia di creare falsi video per incolpare gli ucraini di compiere crimini di guerra.
- La firma del documento diffuso da Anonymous è falsa, prelevata da un sito internet che parla di firme.
- La firma viene attribuita al generale russo Bulgakov, ma non risulta essere affatto la sua.
Analisi
Ecco il tweet di Anonymous e il testo che accompagna la foto:
Leaked document from Russia with order to film propaganda videos in order to discredit the attitude of Ukrainian forces to POWs
In un tweet successivo condividono quella che risulta essere la traduzione in inglese del documento:
La firma è falsa
Attraverso una semplice ricerca per immagini scopriamo che la firma proviene da un sito russo dal quiz intitolato «Test: cosa dice la tua firma?».
La firma viene attribuita a un generale di nome Bulgakov. In un tweet del 2020, del parlamentare russo Andrey Alshevskih. troviamo un documento con la firma originale del generale.
Il confronto tra le due firme è evidente:
La data del documento è quella del 21 marzo 2022, precedente di quasi una settimana dal giorno in cui è stato diffuso il video che accusa gli ucraini di aver compiuto crimini di guerra ai danni dei prigionieri russi.
Conclusioni
Il documento pubblicato da Anonymous non risulta veritiero. La firma, in questo caso, è l’elemento chiave utile a dimostrare la falsità: proviene da un sito web russo che parla di firme. Non solo, non è la stessa del generale Bulgakov presente nei documenti ufficiali diffusi online da un parlamentare russo.
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