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Ucraina, domani nuovi negoziati a Istanbul. Il G7 contro Putin: «Inaccettabile pagare il gas in rubli»

28 Marzo 2022 - 20:49 Redazione
Continuano i bombardamenti sulle città, Mariupol sull’orlo di una «catastrofe umanitaria». Irpin' torna sotto il controllo ucraino. Novaya Gazeta sospende le pubblicazioni

Dopo 33 giorni dall’invasione della Russia, l’Ucraina attende la ripresa dei negoziati mentre i bombardamenti continuano. Secondo le prime informazioni, i colloqui sarebbero dovuti ricominciare oggi, ma Mosca e Kiev prevedono che, «a causa di problemi logistici», il nuovo round di incontri inizi domani, 29 marzo, alle 9. Sulla mediazione è piombata la notizia del presunto tentativo di avvelenamento di Roman Abramovich, che ha preso parte alla fase iniziale dei colloqui. Sul campo, intanto, la cittadina di Mariupol è ridotta in polvere e diventa sempre più difficile uscirne. La situazione umanitaria è «catastrofica». Mosca ritira parte delle sue truppe in Bielorussia dopo aver subito perdite significative nella battaglia nei dintorni di Kiev. La cerimonia degli Oscar 2022 si stringe intorno al Paese, mentre il presidente Volodymyr Zelensky denuncia diversi tentativi di ucciderlo da parte di Putin e apre alla neutralità dell’Ucraina.

20.30 – Gli Usa inviano in Germania aerei specializzati in guerra elettronica

Gli Usa invieranno in Germania sei aerei della Marina specializzati in guerra elettronica. Della spedizione faranno parte anche 240 militari della Us Navy: l’obiettivo è rafforzare il fianco Est della Nato. I velivoli, ha specificato Washington, non saranno utilizzati per la guerra in Ucraina

18.45 – Kiev: «Abbiamo avuto accesso a informazioni militari russe»

Kiev ha detto di essere venuta a conoscenza dei preparativi di Mosca per l’invasione nel novembre 2021. Il capo dell’intelligence del ministero della Difesa, generale Kirill Budanov, ha dichiarato: «Abbiamo molte fonti che lavorano per noi. Le nostre fonti sono ovunque. Nell’esercito, negli ambienti politici, così come nell’amministrazione presidenziale». Secondo Budanov, l’Ucraina è stata in grado di ottenere «l’accesso all’intero complesso di difesa militare in Russia» grazie a un’operazione di cyber intelligence.

16.55 – Zelensky ringrazia l’Italia

Dopo la conversazione telefonica col premier Mario Draghi, su Twitter Zelensky ringrazia «la disponibilità dell’Italia di unirsi alla creazione di un sistema per le garanzie di sicurezza a sostegno dell’Ucraina».

15.55 – Il sindaco di Irpin’: «Città liberata dai russi»

Credit: Vincenzo Monaco

Il sindaco di Irpin’ Alexander Markushin ha annunciato sul suo canale Telegram la liberazione della città dalle forze d’occupazione russe. «La nostra Irpin è stata liberata dal male di Mosca! Gloria all’Ucraina».

15.22 – Mosca, verso limiti d’accesso in Russia per i cittadini dei «Paesi ostili»

Le autorità di Mosca stanno lavorando a misure per limitare la concessione di visti per la Russia ai cittadini dei Paesi coinvolti in «attività ostili da parte da parte di alcuni Paesi stranieri». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Lavrov. «Un decreto è in preparazione: introdurrà una serie di restrizioni per l’entrata sul territorio della Russia».

15.20 – Draghi sente Zelensky: «Ribadito pieno appoggio dell’Italia»

Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con il presidente dell’Ucraina Zelensky. Secondo fonti di Palazzo Chigi, il presidente del Consiglio «ha ribadito il fermo sostegno del Governo italiano alle autorità e al popolo ucraini e la piena disponibilità dell’Italia a contribuire all’azione internazionale per porre fine alla guerra e promuovere una soluzione durevole della crisi in Ucraina».

15.00 – Mosca: «Sul gas non facciamo beneficenza»

La Russia non «non farà beneficenza» sul gas, ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov secondo la Tass, in polemica con le accuse dell’occidente al pagamento del gas in rubli. Peskov non si è sbilanciato sulle contromisure che Mosca potrebbe adottare al diniego occidentale.

14.20 – G7: «Inaccettabile chiedere il pagamento del gas in rubli»

Il G7 ha dichiarato «inaccettabile» il pagamento del gas russo in rubli in una dichiarazione resa nota da Berlino, a cui spetta la presidenza di turno. «Tutti i ministri del G7 hanno convenuto che si tratta di una chiara violazione unilaterale dei contratti esistenti. Il che significa – , ha detto il ministro dell’Economia tedesco Robert Habeck – che un pagamento in rubli non è accettabile».

14.00 – Novaya Gazeta sospende le pubblicazioni

Il più importante quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta – il cui direttore Dmitri Muratov ha vinto il Nobel per la Pace nel 2021 – sospende le sue pubblicazioni. A darne notizia è lo stesso giornale sul suo sito: ha ricevuto un secondo avvertimento dall’autorità russa Roskomnadzor. «Quindi sospendiamo la pubblicazione del giornale sul sito web, nelle reti e sulla carta fino alla fine “dell’operazione speciale sul territorio dell’Ucraina”», scrivono i redattori. Vale a dire fino alla fine della guerra provocata da Mosca, che i redattori citano con la definizione ufficiale imposta dalle autorità di Mosca. Chi usa la parola guerra rischia fino a 15 anni di carcere.

12.30: Lavrov: «Nuovi negoziati anche a Belgrado»

Lavrov ha detto di ritenere che negoziati tra Russia e Ucraina possano tenersi anche a Belgrado. «Belgrado con la sua posizione, come città e come punto di vista risponde in pieno a eventuali negoziati, e a tutti i livelli». Il luogo della trattativa, ha detto, deve essere accettabile per entrambe le parti coinvolte.

12.15 – Zelensky: «Alcuni sindaci rapiti trovati morti»

Alcuni dei sindaci che erano stati rapiti dalle forze russe sono stati ritrovati morti. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista all’Economist: «Stanno rapendo i sindaci delle nostre città: alcuni di loro non li troviamo, altri li abbiamo già trovati e sono morti». Secondo i media ucraini, sono almeno 14 i sindaci sequestrati.

12.08 – «Kharkiv bombardata più di 200 volte nell’ultimo giorno»

Nelle ultime 24 le truppe russe hanno bombardato la regione di Kharkiv più di 200 volte con artiglieria e mortai, con lanciarazzi multipli e con munizioni a grappolo vietate. A darne notizia è il capo dell’amministrazione militare regionale di Kharkiv Oleh Synegubov, citato dal Kyiv Independent.

11.20 – Lavrov: «Incontro Putin-Zelensky sarebbe controproducente»

Per il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov un incontro tra Putin e Zelensky per un mero scambio di posizioni sarebbe ora «controproducente». A dare la notizia è l’agenzia Interfax. L’incontro sarà necessario «appena ci sarà chiarezza su quali sono i temi chiave per la Russia».

11.10 – Zelensky: «Johnson è il leader che ci sta aiutando di più»

Il leader ucraino, Zelensky, ha rilasciato un’intervista all’Economist, ringraziando il Regno Unito per la fornitura di armi: «Ad essere onesti, Johnson è il leader che sta aiutando di più. I leader dei Paesi reagiscono in base a come agiscono i loro elettori. In questo caso, Johnson è un esempio», ha detto. Zelensky, poi, ha sostenuto che chi non vuole inviare armi «ha paura della Russia. Questo è tutto». Sui tedeschi, invece, ha dichiarato che «stanno provando a essere equilibrati. Hanno una lunga relazione con la Russia e stanno guardando la situazione attraverso il prisma dell’economia» oltre ad «adattarsi alla situazione mentre si sviluppa». Ma «penso che oggi i tedeschi stiano commettendo un errore. Penso che commettano spesso errori. Penso che l’eredità delle relazioni della Germania con la Russia lo dimostri». Intanto il Regno Unito ha consegnato alle forze armate ucraine, per la prima volta, gli Starstreak, i missili antiaerei portatili più potenti degli americani Stinger, che utilizzano attualmente le truppe di Kiev. A confermarlo è stato il ministro della Difesa britannico, Ben Wallace. La fornitura era stata promessa da Londra e rientra negli impegni che le autorità britanniche hanno preso di recente per aumentare la capacità difensiva dell’esercito ucraino.

10.55 – Il punto sui negoziati di pace

Oggi 28 marzo non dovrebbe esserci alcuna svolta nei negoziati di pace tra Russia e Ucraina. A dirlo è un consigliere del ministero dell’Interno di Kiev, già arrivato in Turchia dove si svolgeranno gli incontri. «Non credo che ci saranno svolte sulle questioni chiave», ha dichiarato il dirigente Vadym Denysenko, citato dalla stampa ucraina e internazionale. Dal canto suo, Zelensky ha spiegato nelle scorse ore che le sue priorità «sono chiare»: «La sovranità e l’integrità territoriale dell’Ucraina sono fuori di qualsiasi dubbio e per il nostro Stato sono indispensabili garanzie di sicurezza effettive». «Siamo pronti per le garanzie di sicurezza – ha concluso il leader ucraino – per la neutralità e pure per lo status non-nucleare del nostro Paese».

10.40 – Verifiche tecniche al Kharkov Institute of Physics and Technology

Dopo l’attacco all’impianto del Kharkov Institute of Physics and Technology, che è avvenuto sabato sera, sono in corso verifiche tecniche. Al momento l’ente di regolamentazione ucraino Snriu non ha fornito dettagli sull’accaduto né sulle eventuali conseguenze sull’impianto. Basso il rischio di contaminazioni radiologiche, come fa sapere l’Isin, Ispettorato nazionale per la Sicurezza nucleare e la Radioprotezione. Non si hanno aggiornamenti, infine, sulla rimozione del razzo inesploso nell’area dell’istituto.

10.35 – Kiev: 17 mila soldati russi uccisi dall’inizio dell’invasione

Sono 17 mila i soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione. A comunicarlo è l’esercito ucraino su Facebook, come riporta l’Ukrinform. Si tratta di dati aggiornati a oggi 28 marzo ma non verificabili in maniera indipendente. Le forze russe, nello specifico, sempre secondo queste stime, hanno perso anche 586 carri armati, 1.694 veicoli blindati da combattimento, 302 sistemi di artiglieria, 95 sistemi di lanciamissili, 54 unità di difesa aerea, 123 aerei, 127 elicotteri, 1.150 veicoli, 7 navi, 73 autocisterne per il rifornimento di carburante, 66 velivoli senza pilota, 21 unità di equipaggiamenti speciali e 4 sistemi di missili balistici a corto raggio.

10.30 – Russia: arrivati oltre 472 mila rifugiati

Secondo le autorità russe, sarebbero oltre 472 mila i rifugiati entrati nel loro Paese dopo essere fuggiti dall’Ucraina. Tra loro anche 100 mila bambini. La maggior parte proviene dalla regione del Donbass. Secondo la Tass, che cita fonti ufficiali, «oltre 472mila persone hanno raggiunto la Russia dalle Repubbliche di Donetsk e Lugansk, così come dall’Ucraina».

10.18 – Mariupol è sull’orlo di una «catastrofe umanitaria»

Secondo il sindaco Vadym Boichenko, Mariupol sarebbe sull’orlo di una «catastrofe umanitaria». Per questo deve essere completamente evacuata. 160 mila persone – ha continuato il sindaco – sono intrappolate e senza energia elettrica. Intanto sono 26 i bus in attesa di evacuare i civili: le forze russe, però, non avrebbero accettato di garantire loro un passaggio sicuro. «La Federazione Russa sta giocando con noi», ha tuonato Boichenko.

10.13 – Colpiti 36 obiettivi militari ucraini

Secondo il portavoce del ministero della Difesa russo Igor Konashenkov, gli aerei tattici e i sistemi missilistici russi hanno colpito 36 obiettivi militari ucraini nell’ultima giornata. Nello specifico, si tratta di «2 posti di comando, 2 sistemi missilistici di difesa aerea, un lanciarazzi, 3 depositi di munizioni, due depositi di carburante e 23 aree di hardware militare ucraino concentrato», ha dichiarato in una conferenza stampa. «Dall’inizio dell’operazione militare speciale – ha aggiunto – un totale di 308 veicoli aerei senza equipaggio, 1.713 carri armati e altri tipi di veicoli corazzati da combattimento, 170 lanciarazzi, 715 sistemi di artiglieria e mortai, e 1.557 veicoli militari speciali sono stati distrutti».

10.00 – Kiev: «Oggi niente corridoi umanitari per motivi di sicurezza»

A comunicarlo è la vice prima ministra Iryna Vereshchuk su Telegram secondo cui oggi non ci sarà alcun corridoio umanitario in Ucraina per motivi di sicurezza. «Avvertimento: la nostra intelligence ha riportato possibili provocazioni da parte degli occupanti sulle rotte dei corridoi umanitari. Pertanto, per motivi di pubblica sicurezza, oggi non apriamo corridoi umanitari».

9.54 – Putin: «Entro il 31 marzo bisogna attuare le misure per il pagamento del gas in rubli»

Il presidente russo Vladimir Putin chiede di fare in fretta con le misure per il pagamento del gas in rubli (per i «Paesi ostili»), così da mettere in difficoltà soprattutto l’Europa. Oggi, infatti, lo ha ordinato al governo, alla Banca centrale e a Gazprom chiedendo, tra l’altro, che queste misure vengano prese entro il 31 marzo. Lo riferisce il servizio stampa del Cremlino, come riporta Ria Novosti. «Il governo della Federazione Russa, insieme alla Banca di Russia e alla società per azioni Gazprom, dovrebbe attuare una serie di misure per modificare la valuta di pagamento delle forniture di gas naturale ai Paesi dell’Unione Europea e ad altri Paesi che hanno introdotto misure restrittive nei confronti dei cittadini della Federazione Russa e delle persone giuridiche russe, al rublo russo», ha affermato il Cremlino.

9.40 – Anche Heineken lascia la Russia

L’azienda olandese Heineken, che produce birra, ha deciso di lasciare la Russia. «A seguito della revisione strategica delle attività in Russia» ha ritenuto che la propria presenza nel Paese non fosse «più sostenibile né praticabile nel contesto attuale». Heineken, adesso, teme una svalutazione di circa 400 milioni di euro ma punta a «un trasferimento ordinato» delle proprie attività «a un nuovo proprietario» senza trarne alcun profitto. Per garantire «la sicurezza e il benessere continuo dei dipendenti e per minimizzare il rischio di nazionalizzazione», ha spiegato ancora Heineken, ha deciso di proseguire con attività ridotte. I salari dei 1.800 dipendenti, comunque, «saranno pagati fino alla fine del 2022 e faremo del nostro meglio per salvaguardare il loro futuro impiego».

9.35 – Le truppe russe tentano di avanzare su Kiev

In un post su Facebook le forze armate ucraine, citate dal Kyiv Independent, hanno scritto che le truppe russe stanno tentando di avanzare su Kiev da nord-ovest e da est, conquistando di fatto strade e villaggi vicini. Al momento gli attacchi russi vengono bloccati dall’esercito ucraino.

9.30 – Kiev indaga su un video in cui alcuni soldati sparano ai prigionieri russi

Come riporta la Cnn, il governo ucraino ha annunciato un’inchiesta «immediata» su un video in cui si vedono soldati ucraini sparare ai prigionieri russi, colpendoli alle ginocchia nel corso di un’operazione nella regione di Kharkiv. Il video dura quasi sei minuti: i soldati ucraini affermano di aver catturato un gruppo di ricognizione russo basato a Olkhovka. «Il governo sta prendendo (questo video, ndr) molto seriamente e ci sarà un’indagine immediata. Siamo un esercito europeo e non prendiamo in giro i nostri prigionieri. Se questo fosse vero, sarebbe un comportamento assolutamente inaccettabile», ha dichiarato un alto consigliere del presidente ucraino, Oleksiy Arestovych.

9.10 – L’esercito russo si prepara in Bielorussia

L’esercito russo sta preparando nuovi attacchi missilistici contro l’Ucraina e sta rifornendo di proiettili le piattaforme di lancio del sistema missilistico Iskander situate in Bielorussia. Lo ha riferito lo Stato Maggiore di Kiev, secondo quanto riporta l’intelligence militare di Kiev. Le piattaforme di lancio sono dispiegate vicino Kalinkavichy, nel sud-est della Bielorussia.

8.40 – Il campione di kickboxing morto

Il campione del mondo di kickboxing Maksym Kagal è morto in battaglia a Mariupol, faceva parte delle forze speciali di Azov. «Dormi tranquillo, fratello, la terra è tua, ti vendicheremo», ha detto per salutarlo l’allenatore Oleg Skirt secondo quanto riporta Ukrinform. Kagal era il primo campione del mondo di kickboxing Iska (International sport karate association) tra gli adulti nella squadra nazionale ucraina.

8.15 – 143 bambini uccisi dall’inizio della guerra

È arrivato a 143 il bilancio dei bambini uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, contro i 139 di ieri, mentre i feriti sono adesso 216: lo ha reso noto su Telegram Liudmyla Denisova, responsabile per i diritti umani del Parlamento ucraino. Intanto le forze ucraine hanno respinto cinque attacchi dell’esercito russo nelle regioni di Donetsk e Lugansk, nell’est del Paese. Lo ha riferito il ministero della Difesa di Kiev in un nuovo report sui combattimenti in corso. Secondo Kiev, l’esercito ucraino continua ad impedire alle truppe russe di prendere il controllo di alcune vie di comunicazione strategiche che portano alla capitale. Negli attacchi respinti nel Donbass, si precisa, sono stati distrutti due tank e un blindato e ci sono state diverse vittime russe. L’Aviazione militare ucraina, inoltre, ha annunciato di aver abbattuto quattro aerei, un elicottero e due droni.

7.58 – Zelensky: i russi riportano i soldati morti in sacchi della spazzatura

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha criticato le autorità russe per il trattamento riservato ai loro soldati caduti al fronte, i cui corpi vengono abbandonati o riportati in patria in ciò che ha definito sacchi della spazzatura. Lo riporta il Kyiv Independent. «È spaventoso perché quando è così che trattano la propria gente, allora come trattano gli altri? È barbarie e finirà male», ha aggiunto nel corso di un’intervista ai media russi.

7.40 – L’attacco a Rubizhne

Le truppe russe hanno attaccato stamattina la città di Rubizhne, nella regione di Lugansk, nell’est dell’Ucraina. Ci sono almeno un morto e un ferito. Lo annuncia il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Serhiy Haidai su Telegram. «Bombardamento mattutino a Rubizhne: abbiamo morti e feriti», si legge nel post, riportato da Ukrinform. «Danneggiata una casa – aggiunge -, ritrovato il corpo di una vittima, il ferito è stato portato in ospedale in ambulanza. Il numero delle vittime è ancora in fase di definizione».

7.00 – Intelligence Gb: Russia ferma l’avanzata

Nell’ultimo aggiornamento sulla guerra in Ucraina l’intelligence britannica scrive che la Russia avanza a Sud ma si ferma nel resto del paese. «Nelle ultime 24 ore non ci sono stati cambiamenti significativi nelle disposizioni delle forze russe nell’Ucraina occupata», si legge nella nota di aggiornamento diffusa dal ministero della Difesa del Regno Unito. «Le carenze logistiche in corso sono state aggravate da una continua mancanza di slancio e di morale tra i militari russi, e da una resistenza aggressiva da parte degli ucraini. La Russia ha guadagnato la maggior parte del terreno a Sud, nelle vicinanze di Mariupol, dove continuano pesanti combattimenti mentre Mosca tenta di conquistare il porto» che si trova sul mar d’Azov.

6.50 – I danni alle infrastrutture per la guerra in Ucraina

La guerra della Russia ha causato danni alle infrastrutture dell’Ucraina per oltre 57,5 miliardi di euro, secondo una nuova stima della Kyiv School of Economics (Kse). Secondo lo studio, che ha calcolato l’impatto economico dell’invasione russa fino al 24 marzo – almeno 4.431 edifici residenziali sono stati danneggiati, distrutti o sequestrati, insieme a 92 fabbriche e magazzini e 378 scuole. Inoltre, 12 aeroporti sono stati distrutti, danneggiati o sequestrati, così come sette centrali termiche o idroelettriche. La stima precedente stima della Kse pubblicata il 17 marzo è stata dunque maggiorata di altri 3,2 miliardi di euro.

5.00 – I russi lasciano Slavutych

Le forze russe hanno lasciato la città di Slavutych, appena fuori dalla centrale nucleare di Chernobyl. Lo riportano i media internazionali, citando fonti locali. In un video postato online, il sindaco Yuri Fomichev ha dichiarato che le truppe di Mosca hanno completato il lavoro che si erano prefissate di fare e hanno lasciato Slavutych. Sabato le forze russe avevano preso il controllo della città e arrestato brevemente il sindaco. I cittadini erano scesi in piazza contro gli occupanti. La città ospita principalmente i lavoratori necessari per mantenere operativa la centrale di Chernobyl, luogo del disastro nucleare del 1986.

4.00 – «Mariupol è ridotta in polvere»

Il ministero degli Affari esteri ucraino fa sapere che le forze russe hanno trasformato “in polvere” la città assediata di Mariupol, mentre descrivono l’attuale situazione umanitaria nella città come catastrofica. «Mentre Mariupol è assediata e bombardata, la gente lotta per sopravvivere. La situazione umanitaria in città è catastrofica. Le forze armate russe stanno trasformando la città in polvere», ha affermato oggi il dicastero sul suo account Twitter facendo appello a «salvare Mariupol».

3.00 – La Russia ritira le truppe a Kiev

Nel suo ultimo rapporto operativo l’esercito dell’Ucraina sostiene che la Russia ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative. Il ritiro ha «significativamente ridotto» l’intensità dell’avanzata di Mosca, secondo lo stato maggiore delle forze armate ucraine. I funzionari militari affermano poi di ritenere che la Russia stia trasportando missili ‘Iskander’ a Kalinkavichy, nel sudest della Bielorussia.

2.20 – Sholz: la Germania vuole un sistema antimissili

Il cancelliere tedesco Olaf Sholz ha detto in un’intervista alla Bbc che la Germania vuole dotarsi di un sistema antimissili. «La Germania sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile per proteggersi da un potenziale attacco russo», ha detto Sholz.

1.07 – Ucraina: fermare la Russia a Chernobyl

L’Ucraina chiede al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl, un raggio di 30 Km dalla centrale nucleare, e istituire una missione speciale dell’Onu lì. «Nel contesto della sicurezza nucleare, le azioni irresponsabili dell’esercito russo rappresentano una seria minaccia non solo per l’Ucraina ma anche per centinaia di milioni di europei- ha sottolineato la vice premier ucraina IrynaVereshchuk – Pertanto, chiediamo al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di adottare misure immediate per smilitarizzare la zona di esclusione di Chernobyl e istituire una missione speciale delle Nazioni Unite per eliminare il rischio che l’incidente di Chernobyl si ripresenti a causa delle forze di occupazione russe».

00.58 – Bombardamenti russi nelle città

Mikhail Podoliak, consigliere del presidente Volodymyr Zelensky, dice che le forze russe stanno continuando in queste ore a effettuare attacchi missilistici per tutta l’Ucraina. In un post su Twitter, Podoliak cita in particolare le città di Lutsk, Kharkiv, Zhytomyr e Rivne come bersagliate da Mosca. «Sempre più missili ogni giorno. Mariupol sotto un bombardamento ‘a tappeto’», scrive il consigliere di Zelensky. «La Russia non ha più umanità, civiltà. Solo missili, bombe e tentativi di cancellare l’Ucraina dalla faccia della terra», commenta Podoliak.

Foto in copertina di repertorio: ANSA/EPA/ALEXANDER VILF

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