Morto che fuma? Finte cataste di vittime in Ucraina? No! Il falso contesto di una clip musicale
Una pila di corpi accatastati, avvolti all’interno di alcuni sacchi neri, sono ripresi in un video: alcuni ragazzi sistemano quelli che dovrebbero essere cadaveri, se non fosse che a un certo punto da uno dei sacchi emerge una mano. Quello che sembrava essere un morto, all’improvviso, inizia a fumare una sigaretta. Una miracolosa resurrezione? Secondo alcuni utenti del web, si tratterebbe dell’ «ennesima montatura dei media per camuffare la verità»: sostengono infatti che le immagini riprendono «finte cataste di morti in Ucraina». Ma in realtà l’Ucraina non c’entra.
Per chi ha fretta:
- Un video che ritrae una finta catasta di morti viene condiviso sostenendo che le immagini provengano dall’attuale conflitto in corso in Ucraina
- Gli utenti lo usano come prova delle presunte menzogne che i media propinano riguardo la guerra tra Mosca e Kiev
- In realtà il video proviene dalla registrazione di un video musicale e non ha nulla a che vedere con la guerra in corso
Analisi
Ecco il commento dell’autore del post che accompagna la condivisione del video:
Morto che fuma!!
Ennesima montatura dei media per camuffare la verità!
Finte cataste di morti in Ucraina..
Tra i commenti del post, c’è anche chi butta in mezzo il battaglione Azov, sostenendo che i corpi appartengono a «i nazisti del battaglione, che cercano di sfuggire ai russi nascondendosi in mezzo ai morti. Sono forti solo coi civili inermi». Molto presenti anche i rituali insulti contro i «fotografi e giornalai», accusati di essere dei «buffoni» che cercano di fare «propaganda».
La verità è che nessuno ha cercato di spacciare le immagini che abbiamo visto come provenienti dall’Ucraina, se non utenti in malafede o inconsapevolmente incappati in una fake news. Era successo un equivoco analogo lo scorso aprile, quando il medesimo video era stato spacciato come prova per sostenere la teoria del complotto dei «finti decessi Covid». Ma le immagini, in realtà, provengono dalle riprese di un videoclip musicale. Nel video sopracitato, infatti, possiamo distinguere il nickname dell’utente che per primo lo ha postato su TikTok: @vasyaivanovdesign.
Aprendo il profilo, notiamo non solo che sono presenti le immagini dei presunti cadaveri, ma anche altre clip che inducono a pensare che le riprese siano avvenute nel corso della creazione di un video musicale. E infatti il video completo è reperibile su YouTube ed è possibile osservare gli elementi in comune con la scena dei sacchi neri (osservando gli edifici e il mezzo che trasporta i corpi). Sono inoltre riscontrabili analogie anche con gli altri video condivisi su TikTok da Vasya, a dimostrazione del fatto che i post sul social sono stati realizzati nel corso delle riprese del video musicale di cui sopra. La clip su Youtube, infine, risale al 26 settembre 2020: ben prima che la Russia decidesse di invadere l’Ucraina dando vita al conflitto in corso.
Conclusioni:
La didascalia del post su Facebook, sostenendo che il video provenga dall’Ucraina e sia stato realizzato per simulare una catasta di finti morti, lo decontestualizza e lo sfrutta per provare la presunta propaganda in corso da parte dei media. Le immagini in realtà sono tratte dal video musicale di un cantante russo.
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