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Ucraina, Draghi sente Scholz su gas e sanzioni: «L’Ue sia compatta contro Putin». Mosca annuncia nuovi corridoi umanitari da Mariupol

31 Marzo 2022 - 23:00 Redazione
Il Regno Unito e la Germania annunciano nuove misure contro la Russia. Attesa per la ripresa dei colloqui di pace

Le forze armate ucraine si preparano a fronteggiare gli attacchi della Russia nell’est del paese, mentre Mosca ricostituisce le sue truppe dopo la battuta d’arresto subita a Kiev. A Mariupol, intanto, proseguirebbero gli attacchi russi nonostante la proposta di un cessate il fuoco arrivata ieri da Mosca. La tensione resta elevata anche nel resto del Paese, con la Nato che ha smentito un ritiro delle truppe russe. Una forte esplosione è stata avvertita nel pomeriggio nella capitale.

22.40 – La presidente del Parlamento Ue in viaggio verso Kiev

La presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, è in viaggio verso Kiev. Lo ha reso noto Metsola stessa in un tweet: «In viaggio verso Kyiv».

21.50 – Telefonata Scholz-Biden

Telefonata tra il premier Mario Draghi e il cancelliere tedesco Olaf Scholz: i due leader, come spiega Palazzo Chigi, si sono confrontati sul tema delle sanzioni alla Russa e sui recenti sviluppi in merito alle importazioni di gas. Draghi e Scholz hanno concordato si sono detti d’accordo sul proseguire con le sanzioni e sull’importanza di mantenere un approccio unitario a livello europeo.

21.15 – Usa: «Vogliamo il rispetto dei confini ucraini come prima della guerra»

«Noi vogliamo che la sovranità dell’Ucraina e i suoi confini siano rispettati come prima della fine di febbraio», quando Mosca ha lanciato la sua invasione: lo ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby a Fox News.

21.00 – Mosca annuncia nuovi corridoi umanitari da Mariupol

Il ministero della Difesa russo Sergei Shoigu ha annunciato per domani mattina nuovi corridoi umanitari per le evacuazioni da Mariupol, spiegando che sono stati decisi dopo un «appello personale» al presidente russo Vladimir Putin dei leader di Francia e Germania, Macron e Scholz. Le evacuazioni, si aggiunge, devono coinvolgere l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) e la Croce Rossa internazionale. Lo riporta l’agenzia russa Interfax. Secondo quanto annunciato da Mosca, i corridoi umanitari saranno aperti alle 10 locali (le 9 in Italia) in direzione di Zaporizhzhya, a condizione che Kiev confermi per iscritto entro le 6 del mattino il suo impegno a realizzarli. In tal caso, aggiunge la Difesa russa, dalle 9 Mosca e Kiev potrebbero aprire un canale informativo per garantire la sicurezza delle evacuazioni, attuando così «un vero cessate il fuoco».

20.40 – Nuova telefonata Zelensky – Erdogan: «Abbiamo concordato nuovi passi verso la pace»

«Ho avuto un’altra conversazione con un vero amico dell’Ucraina, il presidente della Turchia Recep Tayyip Erdogan. Ho notato l’alto livello di organizzazione dei negoziati delle delegazioni a Istanbul. Abbiamo concordato ulteriori passi verso la pace». Lo ha scritto su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky riguardo alla telefonata odierna con il presidente turco, ringraziandolo «per la prontezza della Turchia a diventare garante della sicurezza del nostro Stato».

20.08 – Biden commenta le decisioni di Mosca

«Putin sembra isolato, pare che abbia licenziato alcuni dei suoi consiglieri», ha detto il presidente americano Joe Biden annunciando che sarà sbloccato 1 milione di barili di petrolio al giorno dalle riserve strategiche Usa. «La guerra di Putin ha un costo anche per gli Stati Uniti e gli alleati in tutto il mondo».

20.00 – L’Ue: «Putin ha chiesto aiuto a Xi»

Mosca ha presentato «delle richieste di aiuto finanziario alla Cina» ma per ora non è stato notato «nessun movimento» in risposta. È l’analisi, a quanto si apprende, stilata a Bruxelles alla vigilia del summit di domani tra i presidenti Ursula von der Leyen e Charles Michel con il leader cinese Xi Jinping.

19.00 – Alle 21 telefonata Draghi-Scholz

Il presidente del Consiglio, Mario Draghi, avrà oggi alle 21 una telefonata con il Cancelliere tedesco Olaf Scholz. Secondo quanto comunica Palazzo Chigi, l’Italia applicherà le linee concordate a livello europeo, ma al momento «non c’è ancora un’interpretazione finale del provvedimento annunciato da Putin». È quanto si apprende da fonti di Palazzo Chigi che spiegano che la Commissione europea sta studiando in queste ore i vari aspetti interpretativi delle misure del Cremlino e che al momento i pagamenti si possono continuare a effettuare in euro e in rubli. Intanto in serata il premier Mario Draghi sentirà, ricordano le stesse fonti, il cancellerie tedesco Scholz

18.15 – Fonti Parlamento Europeo: «La Cina non aiuti Russia ad aggirare le sanzioni»

L’Unione europea «deve convincere la Cina a non aiutare la Russia ad aggirare le sanzioni» e a «utilizzare tutta la sua influenza su Mosca per arrivare a un cessate il fuoco immediato e all’evacuazione in sicurezza dei civili». È quanto sottolineato da fonti dell’Europarlamento alla vigilia del vertice Ue-Cina. Inoltre, secondo le stesse fonti, «il vertice dovrebbe essere l’occasione per ricordare a Pechino, alla luce dell’importanza dei suoi legami economici con l’Ue e gli Usa, il ruolo e la responsabilità che ha nel favorire la stabilità globale».

18.00 – Mosca: «Ulteriori azioni ostili dell’Ue avranno risposte dure»

«Confermiamo che qualsiasi ulteriore azione ostile da parte dell’Ue e dei suoi Stati membri incontrerà inevitabilmente una dura risposta». Lo rende noto il ministero degli Esteri russo, Sergej Viktorovič Lavrov, secondo quanto riportato dall’agenzia russa Tass.

17.40 – Kiev: «Mosca ha esaurito il suo potenziale offensivo sulla capitale»

La Russia ha «quasi esaurito» la propria capacità offensiva nei dintorni di Kiev. Lo ha dichiarato il vice capo di stato maggiore dell’esercito ucraino, Oleksandr Hruzevych, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters. «Il nemico ha quasi esaurito il suo potenziale offensivo, ma le forze che rimangono intorno a Kiev non sono piccole», ha spiegato Hruzevych, secondo il quale Mosca intende cambiare tattica, concentrandosi sugli attacchi dalla lunga distanza e limitando gli scontri diretti.

17.20 Mosca vieta l’ingresso in Russia ai leader Ue

In risposta alle sanzioni contro la Russia, Mosca ha annunciato che vieterà l’ingresso ai leader europei nel Paese. Lo ha annunciato il ministero degli Esteri russa, lo riporta la Tass.

17.00 – I russi abbattono un convoglio di volontari a Chernihiv

Le truppe russe hanno abbattuto un convoglio di autobus con volontari vicino a Chernihiv, nel nord di Kiev. Lo ha annunciato la commissaria per i diritti umani di Verkhovna Rada Lyudmila Denisova su Facebook, come riporta Unian. «Cinque autobus sono finiti sotto il fuoco nemico quando hanno cercato di entrare nella città assediata per evacuare le persone. Sull’autobus c’erano solo volontari civili». Una vittima e quattro feriti gravi.

16.00 – Berlino annuncia nuove sanzioni contro Mosca

Il vicecancelliere tedesco Robert Habeck ha annunciato che ci saranno nuove sanzioni alla Russia, parlando a margine del colloquio con il collega francese Bruno Le Maire: «Le sanzioni dell’ultimo pacchetto non saranno le ultime».

Scholz: «Il gas si paga in euro»

«Abbiamo guardato i contratti, c’è scritto che si paga in euro. E ho chiarito nella telefonata che rimarrà così», ha detto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. «Le imprese potranno pagare, vorranno pagare e pagheranno in euro»

15.00 – Erdogan lavora a un incontro Putin-Zelensky

Il presidente russo Erdogan ha dichiarato: «Ho intenzione di tenere nuovi colloqui con i presidenti Vladimir Putin e Vladimir Zelensky. Il nostro obiettivo è organizzare un incontro dei leader di Russia e Ucraina il prima possibile. Lo dirò chiaramente a entrambi. Siamo pronti a fornire la piattaforma necessaria. Sulla base della fiducia che Putin e Zelensky hanno nella Turchia, spero che saremo in grado di concordare una data dell’incontro».

13.45 – Kiev: «Nessun cessate il fuoco a Mariupol»

Secondo la vicepremier ucraina con delega alla Reintegrazione dei Territori Occupati, Iryna Vereshchuk, «non c’è un cessate il fuoco a Mariupol, la città è ancora sotto attacco. Il cessate il fuoco riguarda i corridoi umanitari, il segmento che va da Berdyansk a Zaporizhzhia».

13.30 – La Nato avverte: «Nessun ritiro delle truppe russe, presto nuovi attacchi»

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ha avvertito che Mosca «non si sta ritirando, ma anzi vuole rafforzare la sua operazione militare in Donbass e mantenere la sua pressione su Kiev. Ci possiamo dunque aspettare altre azioni militari e ancora più sofferenza»

13.15 – Russia, emanato l’ordine sui pagamenti per il gas dai «Paesi ostili»

Mosca ha emanato l’ordine sulle misure per convertire in rubli i pagamenti per le esportazioni di gas verso i «Paesi ostili». L’ordine è rivolto al governo, alla Banca centrale e a Gazprom. Il meccanismo sarà svelato a breve, ha detto il portavoce del presidente Vladimir Putin, Dmitry Peskov.

13.00 – Nuove sanzioni alla Russia dal Regno Unito

Il Regno Unito ha annunciato nuove sanzioni contro i vertici dei media di Stato russi. Nel mirino la holding Gazprom-Media, l’emittente Rt e Sputnik International Broadcasting. Colpito anche il generale Mikhail Mizintsev, soprannominato «il macellaio di Mariupol» per gli attacchi delle forze da lui guidate contro la città.

11.50 – La Croce Rossa pronta a guidare le evacuazioni da Mariupol

Il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) è pronto «a guidare» le operazioni di evacuazione dei civili dalla città ucraina di Mariupol a partire da domani: «È estremamente importante che questa operazione avvenga. Vi dipendono le vite di decine di migliaia di persone di Mariupol».

10.40 – Soldati russi a Chernobyl senza protezione

I militari russi che sono entrati nella zona in cui sorge l’ex centrale nucleare di Chernobyl all’inizio dell’invasione dell’Ucraina non indossavano tute anti radiazione alo loro arrivo. E hanno attraversato una foresta altamente contaminata. Due tecnici ucraini dell’impianto che erano presenti il giorno dell’arrivo delle truppe russe lo hanno detto ai media ucraina. Questi soldati sarebbero ora in Bielorussia, ricoverati in un centro medico specializzato. Ma Mosca smentisce, facendo sapere che I soldati russi vengono regolarmente portati al Centro repubblicano bielorusso di ricerca e pratica per la medicina delle radiazioni e l’ecologia umana. Energoatom (Compagnia nazionale di generazione elettronucleare) fa comunque sapere che i soldati russi sono in ogni caso stati esposti a significative radiazioni esterne e interne nella zona di esclusione di Chernobyl. Il 26 marzo il ministero dell’Ambiente ucraino ha annunciato che nella zona di esclusione vicino alla centrale nucleare di Chernobyl erano stati individuati 31 incendi per una superficie totale di 10.111 ettari e la contaminazione radioattiva era in aumento.

10.06 – Mosca: missili balistici a Orenburg

Le Forze missilistiche strategiche russe stanno per avviare esercitazioni nella regione di Orenburg (sudovest, non lontano dal confine col Kazakistan), a cui parteciperanno 3.000 soldati. Lo ha fatto sapere noto il ministero della Difesa, secondo quanto riporta Interfax. Le esercitazioni, che erano previste, verranno supervisionate personalmente dal comandante delle Forze missilistiche strategiche. Le forze missilistiche sono un ramo separato delle forze armate di Mosca che controlla i missili balistici intercontinentali (Icbm) terrestri del Paese

9.56 – Kiev: proiettili al fosforo da Mosca su Donetsk

L’esercito russo ha sparato nella notte proiettili al fosforo nella regione di Donetsk. Lo riporta la Pravda Ucraina citando il capo dell’amministrazione militare di Donetsk Pavlo Kyrylenko, il quale sostiene che sia stata colpita la parte centrale della regione. «I russi hanno sparato contro Maryinka, Krasnohorivka e Novomykhailivtsi nella regione di Donetsk con proiettili al fosforo», ha scritto Kyrylenko su Telegram, aggiungendo che undici feriti sono stati portati in ospedale: «4 di loro erano bambini».

L’ufficio del procuratore generale ha invece riferito che un bambino di 11 anni e sua madre sono rimasti uccisi nei bombardamenti russi a Slobozhanske, nel distretto di Izjum, nella regione di Kharkiv, i cadaveri sono stati estratti dalle macerie solo oggi poiché nei giorni scorsi la zona era ancora sottoposta ad attacchi

9.30 – Il municipio di Derhachi distrutto

Il municipio di Derhachi nella regione di Kharkhiv è stato distrutto da un bombardamento dei russi. Lo fa sapere il Consiglio comunale: «Nelle ultime 24 ore, gli occupanti hanno bombardato le città e i civili della nostra comunità in modo intenso e cinico. Prudyanka, Slatine, Bezruky e soprattutto Derhachi sono state colpite. Uno degli edifici amministrativi del consiglio comunale è stato completamente distrutto, molte case private in vari distretti hanno subito gravi danni, diverse strade sono senza elettricità».

9.12 – «I russi hanno abbattuto per errore un loro aereo»

L’esercito russo ha abbattuto per errore uno dei suoi aerei nei cieli dell’Ucraina. Lo ha affermato il capo dei servizi segreti britannici Jeremy Flemming, secondo quanto riporta Sky News. Fleming ha anche detto che il gruppo Wagner, compagnia di mercenari con sede in Russia, è pronto a entrare nel conflitto inviando un gran numero di persone in Ucraina per combattere al fianco dell’esercito russo. E ha aggiunto che si temono attacchi informatici nei confronti delle istituzioni dell’Occidente.

8.47 – La Francia licenzia il capo dell’intelligence

La Francia licenzia il capo dei suoi servizi segreti perché non aveva previsto l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Il direttore dell’intelligence militare francese, il generale Éric Vidaud, è stato sollevato dal suo incarico per «certe mancanze» sulla possibilità che la Russia invadesse l’Ucraina. Citando una fonte interna al ministero delle forze armate, la testata francese l’Opinion riporta che Vidaud è stato licenziato a causa di «briefing insufficienti» e una «mancanza di padronanza delle materie». Il capo di stato maggiore della difesa francese, Thierry Burkhard, ha riconosciuto in un’intervista a Le Monde che il licenziamento è avvenuto quando i servizi segreti francesi – compreso Vidaud – si sono resi conto di aver fatto un’analisi errata della minaccia russa in Ucraina, che andava contro la valutazione degli Stati Uniti. A Vidaud sarebbe stato detto che avrebbe dovuto lasciare il suo incarico la prossima estate, ma il generale ha preferito anticipare lasciando immediatamente l’istituzione militare.

8.30 – I civili intrappolati a Mariupol

Un convoglio di autobus ucraini è partito per la città di Mariupol per cercare di raggiungere i civili intrappolati, secondo quanto ha detto il vice primo ministro IrynaVereshchuk. Ha detto che il Comitato Internazionale della Croce Rossa ha confermato che la Russia ha accettato di aprire un corridoio umanitario verso la città assediata dove rimangono decine di migliaia di civili dopo settimane di bombardamenti russi. Intanto la Russia potrebbe lanciare attacchi informatici contro i Paesi che appoggiano l’Ucraina: lo scrive il Kyiv Independent, che cita il capo del servizio di spionaggio britannico, Jeremy Fleming. Secondo Fleming Mosca sta «cercando obiettivi nei Paesi che si oppongono alle sue azioni» in Ucraina. Lo 007 ha inoltre sottolineato i possibili effetti di una ricaduta delle interruzioni degli apparati militari e governativi ucraini sui Paesi limitrofi.

7.40 – La Russia recluta poliziotti per le città ucraine

Secondo l’esercito ucraino la Russia recluta poliziotti e procuratori da inviare nelle città ucraine temporaneamente occupate: lo riporta il Kyiv Independent. Le persone reclutate avranno il compito di condurre un lavoro di sensibilizzazione con le autorità locali e la popolazione. Intanto l’intelligence britannica fa sapere che le forze russe continuano a mantenere posizioni a est e a ovest di Kiev nonostante il ritiro di un numero limitato di unità ed è probabile che vi siano aspri combattimenti nei sobborghi della città nei prossimi giorni. La Defence Intelligence aggiunge che nonostante gli annunci di Mosca di una riduzione dell’attività delle sue truppe intorno a Chernihiv, sono proseguiti pesanti bombardamenti e attacchi missilistici russi e pesanti combattimenti continuano a Mariupol, obiettivo chiave dell’esercito russo, anche se le forze ucraine mantengono il controllo del centro della città.

7.00 – Tregua a Mariupol dalle 10

Tra poche ore dovrebbe andare in scena la tregua di Mariupol. La città del sud dell’Ucraina che i russi non sono riusciti a conquistare nonostante i bombardamenti sarà oggetto di un Cessate-il-fuoco. Nel 36o giorno del conflitto le forze armate di Putin sono «pronte a dichiarare un cessate il fuoco temporaneo a partire dalle 10 del mattino, ora locale, esclusivamente per scopi umanitari, e ad aprire un ulteriore corridoio umanitario per l’evacuazione di civili e cittadini stranieri da Mariupol a Zaporizhzhya», ha dichiarato Mikhail Mizintsev, capo del Centro di controllo della difesa nazionale. Ma la Russia aprirà il corridoio solo a patto che l’Ucraina accetti formalmente per iscritto di rispettare diverse condizioni e confermi l’effettivo cessate il fuoco.

6.40 – Il rublo torna ai valori pre-guerra

Il rublo torna ai valori pre-aggressione russa contro l’Ucraina, attestandosi a quota 76 (-5,263%): per l’acquisto di un dollaro, in altri termini, servono adesso 76 rubli, contro gli 84,95 del 24 febbraio e i 139,7 registrati il 7 marzo nel momento di massima debolezza. Il trend rialzista ha beneficiato dell’ipotesi non esclusa dalla Cina di usare rubli o yuan nel commercio di fonti energetiche, in base a quanto riportato dalla Tass, citando il ministero degli Esteri di Pechino, secondo cui «gli operatori del mercato sono liberi di scegliere la valuta negli accordi bilaterali».

5.45 – Kharkhiv: il 15% degli edifici civili distrutto

Igor Terekhov, sindaco della città dell’Ucraina orientale Kharkhiv, ha detto che il 15% degli edifici civili è stato distrutto dagli attacchi dei russi. «In 35 giorni, un totale di 1.531 strutture sono state distrutte a Kharkiv, inclusi 1.292 edifici residenziali. L’esercito russo ha distrutto 76 scuole, 54 asili nido e 16 ospedali. Ci sono 239 edifici amministrativi in rovina», ha detto Terekhov. Dall’inizio dell’invasione russa su vasta scala, Kharkiv è stata bombardata quotidianamente. Circa un terzo della popolazione ha lasciato la città.

5.00 – Ucraina: 134 civili uccisi a Mykolaiv

Da quando è iniziata l’invasione su vasta scala dell’Ucraina le truppe russe hanno ucciso 134 civili nella regione di Mykolaiv. Tra questi ci sono sei bambini. Inoltre 415 civili sono rimasti feriti. A fare il punto sulle vittime oggi il capo dell’amministrazione militare regionale di Mykolaiv, Vitalii Kim, durante una conferenza stampa con i media ucraini e stranieri. Sono anche state danneggiate 1.622 infrastrutture civili, tra cui 1.200 abitazioni.

4.00 – 007 Uk: i soldati russi non obbediscono più agli ordini

Alcuni soldati russi in Ucraina hanno sabotato il proprio equipaggiamento e qualcuno ha accidentalmente abbattuto uno dei loro aerei. Lo sostiene il capo del Government Communications Headquarters Jeremy Fleming, come riportato da Reuters. «Abbiamo visto soldati russi a corto di armi e di morale – rifiutarsi di eseguire gli ordini, sabotare il proprio equipaggiamento e persino abbattere accidentalmente i propri aerei», ha detto Fleming in un discorso a Canberra presso l’Australian National University. «Putin ha giudicato male la situazione», ha aggiunto, sostenendo: «Crediamo che i consiglieri di Putin abbiano paura di dirgli la verità».

3.20 – Ucraina: un anno per il referendum sull’accordo

Ci vorrà almeno un anno prima che l’Ucraina tenga un referendum sulla sua neutralità. Lo ha affermato il capo della delegazione Ucraina ai colloqui di pace con la Russia David Arakhamia. La neutralità Ucraina è una richiesta fondamentale della Russia per porre fine alla guerra. All’inizio della settimana il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva dichiarato di essere aperto a tale idea, a condizione che l’Ucraina riceva garanzie di sicurezza. In un’intervista televisiva, il negoziatore ucraino Arakhamia ha affermato che tale decisione dovrebbe essere presa in definitiva dal popolo ucraino, piuttosto che dai politici, in un referendum nazionale. Dichiarare la neutralità, ha detto, richiederebbe la registrazione di tre milioni di firme. «Questa è una grande procedura che non può aver luogo al di fuori del territorio pacifico», ha detto.

2.40 – L’Ucraina verso l’immunità rafforzata

Le proposte dell’Ucraina per le garanzie di sicurezza nei negoziati con la Russia includono il concetto di immunità rafforzata, che consente la rapida mobilitazione fino a un milione di riservisti in caso di minaccia militare. Lo sostiene, secondo quanto scrive il giornale Ukrainska Pravda, il capo della delegazione Ucraina David Arahamiya in un’intervista ai canali televisivi ucraini. Secondo Arahamiya, l’Ucraina si è consultata con esperti israeliani, che hanno espresso l’opinione che «il nostro Paese è più adatto al concetto della cosiddetta immunità rafforzata», sottolineando al contempo che l’Ucraina non attaccherà nessuno, ma deve essere in grado di difendersi, il che richiede armi di difesa adeguate.

2.00 – Blinken: Putin male informato come tutti i dittatori

Il segretario di Stato americano Anthony Blinken ha affermato che l’incapacità di dire la verità a chi sta al potere è un tallone d’Achille dei governi autoritari. Blinken rispondeva a una domanda sul fatto che i generali non abbiano detto la verità a Putin sulla guerra in Ucraina. Sebbene Blinken non abbia commentato direttamente le notizie, ha detto di ritenere un punto debole delle autocrazie il fatto che non ci siano persone in quei sistemi che dicono la verità chi comanda. «E penso che è quello che stiamo vedendo in Russia», ha aggiunto. La Casa Bianca, nel briefing quotidiano ha confermato che il leader del Cremlino sia male informato dai suoi sull’andamento della guerra, mentre il portavoce del Pentagono John Kirby ha affermato che i funzionari della difesa degli Stati Uniti trovano la valutazione sconcertante.

1.40 – Sindaco Irpin: metà città distrutta

Il sindaco della città di Irpin nell’oblast di Kiev Oleksandr Markushin ha detto che metà della città è stata distrutta. «Il 50% della città e le infrastrutture critiche sono state distrutte e le macerie non sono state rimosse», ha detto il primo cittadino nel corso di una conferenza stampa. Le forze della Russia hanno attaccato Irpin negli ultimi giorni, ma la città è ora sotto il pieno controllo ucraino. Il sindaco ha affermato che, nonostante i combattimenti, molte persone rimangono ancora in città.

00.50 – I negoziati di pace riprendono il primo aprile

Russia e Ucraina riprenderanno i colloqui di pace online il 1 aprile: lo riferisce un alto funzionario ucraino dopo la conclusione dell’ultimo round di negoziati in Turchia. Il negoziatore ucraino, David Arakhamia, ha scritto in un post che l’Ucraina aveva proposto che i due leader dei paesi si incontrassero, ma la Russia ha risposto che prima è necessario fare più lavoro su una bozza di trattato.

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