No! Questo video non mostra degli attori truccati per fingersi vittime dell’invasione russa in Ucraina
«Li truccano prima di andare in scena… Ecco quanto è attendibile quello che dice la televisione…»: queste le parole che accompagnano un video in cui vediamo applicare del sangue finto su un gruppo di persone. I make-up artist che ricreano le ferite sui corpi dei protagonisti della clip sarebbero complici del grande inganno globale che vuole farci credere all’invasione della Russia in Ucraina? Alcuni utenti definiscono infatti le scene riprese come la «preparazione degli attori di guerra» per la realizzazione di messinscene utili alla propaganda. Ma queste teorie sono prive di fondamento, e per dimostrarlo basta ricostruire la provenienza delle immagini.
Per chi ha fretta:
- Gli scorsi giorni, con il conflitto in corso tra il governo di Mosca e quello di Kiev, ha cominciato a circolare online un video che accusava le vittime dei bombardamenti di essere degli attori.
- Nel video si vedevano alcuni make-up artist applicare sangue finto sul corpo di alcune persone, ricreando delle finte ferite.
- Questa tesi si inserisce nella narrazione di area complottista secondo cui la guerra scatenata dall’invasione russa in Ucraina non sarebbe altro che una grande fake.
- Ad essere fake è questa notizia: il video proviene infatti da un notiziario di Gaza del 2017, che parlava del lavoro di due make-up artist locali. Non ha dunque nulla a che fare con la guerra degli ultimi mesi.
Analisi
Ecco uno dei post che condivide il video e i commenti tra due utenti, utili per comprendere come viene percepita la sua condivisione e i fantasiosi collegamenti con la pandemia Covid-19:
Silvana: «Li truccano prima di andare in scena…. Ecco quanto è attendibile quello che dice la televisione…»
Marzena: «Non c’e fine delle bugie…mi sembra che vedremmo le vere scene-volano TV dalle finestre»
Giuseppe: «IL PRESIDENTE PUTIN INSIEME A LEX PRESIDENTE TRAMP FRAPOCO PRESENTERANNO IL CONTO A QUESTI QUATTRO SCEMI CHE VOGLIONO FINGERE UNA GUERRA CHE NON E MAI INCOMINCITA SOLO UNA RESISTENZA DA PARTE DI MERCENARI ASSOLDATI DA ZELENKY DURANTE I SUOI 8 ANNI DA CRIMINALE CHE GOVERNAVA L’UCRAINA SOTTO COMANDO DELLE ELITE EUROPA E AMERICA FORMATA DAI ROSFILD DAI ROKFELERS IL FAMIGERATO BIL GAIZ I GOVERNANTI EUROPEI SONO TUTTI AL LORO SERVIZIO I PIU IMBECILLI GLI ITALIANI MA STANNO PER PAGARE IL CONTO L’ECONOMIA AMERICANA E CROLLATA GRAZIE AL L’IMBECILLE DI TURNO GIO BIDEN TUTTI IN GALERA.»
Marzena: «non dimentichiamo per favore le barzellete C.o.v.i d e sopratutto quando hanno osannato il v.a.c.i.n.o assasino»
Giuseppe: «È CERTO IL VACCINO CHE PURTROPPO CONTINUA A FARE VITTIME E DICONO CHE CE SEMPRE UNA PANDEMIA INGIRO E LA GENTE CI CREDE PERCHE ORAMAI SONO TUTTI IMPAURITI. »
L’origine del video
Se strizziamo un po’ gli occhi e ci concentriamo sull’angolo in alto a sinistra del video, possiamo distinguere il logo del sito di notizie Gaza post. Il video proviene infatti da un servizio trasmesso dal notiziario nel 2017, dal titolo «Trucchi cinematografici: un’arte che fa guardare il mondo in modo diverso a Gaza». Il significato originario delle immagini infatti era quello di valorizzare il lavoro dei truccatori cinematografici Abdel Basset El Loulou e Maryam Salah. Quest’ultima in particolare veniva citata anche dall’emittente statale turca TRT World, per valorizzarne il lavoro pioneristico e raccontare come sia una delle poche truccatrici di Gaza.
Nel servizio veniva inoltre spiegato che gli attori sui quali i make-up artist stavano creando false ferite erano in realtà i partecipanti di un progetto creato dall’organizzazione benefica francese Médecins du monde (Medici del mondo), nata con l’obiettivo di ridurre le disuguaglianze sanitarie e offrire assistenza ai Paesi più vulnerabili. La conferma arriva dal servizio già citato di TRT world, in quale possiamo vedere il logo blu di Médecins du Monde sulla schiena di due persone presenti sul posto, al minuto 0.16.
Conclusioni
Gli utenti che hanno utilizzato le immagini per far credere che la guerra in Ucraina sia solo una finzione si sono avvalsi di un filmato del 2017, registrato a Gaza, concentrato sul lavoro di due make-up artist locali. Che non ha dunque nulla a che vedere con la guerra in corso: è stato decontestualizzato.
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