«Bruce Willis sparò per sbaglio con una pistola carica»: l’incidente sul set e i timori dei colleghi prima dell’annuncio della malattia
Bruce Willis è stato al centro di incidenti e preoccupazioni sul set prima che annunciasse di soffrire di afasia. Lo rivela il Los Angeles Times, secondo cui l’attore aveva già dato segnali di declino negli ultimi anni e molti dei colleghi sul set nutrivano timori per il suo stato di salute. In particolare, sul set di Out of Death (2021), uno dei suoi ultimi film thriller diretto da Mike Burns, quest’ultimo avrebbe scritto in una email allo sceneggiatore: «Sembra che dobbiamo ridurre il conteggio delle pagine di Bruce di circa 5 pagine. Dobbiamo anche abbreviare un po’ i suoi dialoghi, in modo che non ci siano monologhi». I motivi di queste richieste non erano esplicitati nella mail, risalente al giugno del 2020. Il regista ha poi detto di essere uno dei pochi a sapere dei problemi di salute di Willis, ma ha spiegato di non averne compreso il livello di gravità fino a quel momento. In un’altra occasione, nel 2020, l’attore avrebbe sparato usando per errore una pistola carica con proiettili veri invece che a salve.
«Chiudete le riprese il prima possibile»
Bruce Willis negli ultimi anni aveva girato solo film con ruoli di secondo piano, anomalia che non era passata inosservata ai fan, considerato il calibro dell’attore. Il regista Jesse Johnson, quando ha realizzato il film White Elephant, ha raccontato di essere rimasto sorpreso dopo il primo incontro con Willis perché non era come se lo ricordava e avrebbe chiesto ai membri del team dell’attore quali fossero le sue condizioni. Questi gli avrebbero risposto che Willis «era felice di essere lì», ma che sarebbe stato meglio chiudere le riprese il prima possibile. Anche il supervisore della produzione di White Elephant, Terri Martin, ha affermato che Bruce «sembrava così perso e diceva: ‘Farò del mio meglio.’ Ha sempre fatto del suo meglio, ma era ora che andasse in pensione».