Lukashenko
Il presidente Aleksandr Lukashenko mantiene ininterrottamente il potere sulla Bielorussia da ormai 28 anni grazie al favore del Cremlino. Come principale alleato della Federazione Russa, Minsk ha ratificato l’Unione statale con Mosca, rafforzando i legami in materia fiscale, giuridica, doganale e soprattutto militare (importanti le esercitazioni belliche di febbraio), e ha abbandonato lo status di paese denuclearizzato, permettendo ai russi di spostare truppe e armamenti sul suo territorio. Fondamentale nell’assecondare i desideri putiniani di accerchiare militarmente a nord l’Ucraina, garante assoluto della sfera d’influenza moscovita da cui riceve protezione, Lukashenko sta giocando la Bielorussia come terra di mediazione per i negoziati tra le parti e come base di lancio dei missili russi e delle offensive dell’esercito aggressore.
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