Sanzioni
Misure draconiane sono state immediatamente imposte alla Federazione Russa poco dopo l’invasione. Gli Stati Uniti e i suoi alleati hanno escluso sette banche russe dal sistema finanziario internazionale (il circuito Swift), congelato le riserve estere della Banca centrale russa (quantificate in circa 630 miliardi di dollari), bloccato i conti esteri di Putin e della sua cerchia, tra cui gli oligarchi e numerosi deputati della Duma, fermato le esportazioni di beni di lusso e di tecnologia civile e militare, vietato le importazioni di alcuni prodotti siderurgici, chiuso lo spazio aereo ai voli commerciali. La dipendenza europea dalle fonti energetiche siberiane è però troppo forte per essere ridotta in tempi brevi. Le sanzioni riusciranno a mettere in ginocchio la Russia, destabilizzando il fronte interno e determinando così la fine del conflitto, oppure finiranno paradossalmente per aumentare il malcontento sociale e l’odio dei russi nei confronti dell’Occidente, colpevole di voler distruggere un’intera nazione?
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