Yanukovich
Presidente dell’Ucraina dal 2010 al 2014, Viktor Yanukovich giocò un ruolo di primo piano nel garantire un equilibrio tra gli interessi di Mosca e le mire di Bruxelles. Nel novembre 2013 Yanukovich, tradizionalmente vicino al Cremlino, venne convinto da Putin a congelare l’accordo di associazione con l’Unione europea in cambio della promessa russa di abbassare il costo del gas siberiano e di sostenere con 15 miliardi di dollari il risanamento dell’economia ucraina. Le proteste di piazza Jevromajdan, deflagrate nel febbraio dell’anno seguente con il supporto occidentale, costrinsero il presidente filorusso alla fuga, determinando ufficiosamente l’inizio del temuto scarrellamento di Kiev nella sfera d’influenza a stelle e strisce.
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