«I soldati russi in fila per spedire a casa i beni rubati ai morti in Ucraina: tv, vestiti, tavoli» – Il video
Hajun Project, un gruppo di volontari bielorussi anonimi, ha pubblicato sul suo sito un video che mostra una fila di soldati russi negli uffici del servizio di consegna CDEK a Minsk. I militari sono lì perché vogliono spedire cose ai loro familiari in Russia. E secondo il collettivo tra questi ci sono anche i beni che i soldati russi hanno razziato a Bucha. La ripresa è stata effettuata da una telecamera di servizio. Secondo il racconto di Hajun Project il 2 aprile i soldati delle Forze armate russe hanno consegnato per la spedizione all’ufficio del servizio di consegna espresso russo CDEK in via Kuibysheva, 32 a Mazyr (Bielorussia) più di 2 tonnellate di beni, di cui una parte significativa appare rubata. Il collettivo ha pubblicato i nomi, i numeri di telefono e il contenuto dei pacchi di quei soldati che hanno inviato pacchi di 50-450 chilogrammi in Russia. Repubblica spiega oggi in un articolo a firma di Daniele Ranieri che in questo modo i razziatori di case ucraine compilano da soli davanti alla telecamera un registro delle loro ruberie. “Kovalenko Yevgeny Yevgenievich manda 450 chilogrammi di attrezzi, casse audio, un tavolo, una tenda e altro” a casa sua a Rubtsovsk. “Serdtsev Andrei Nikolayevich manda 150 chilogrammi di attrezzi, vestiti e un televisore” anche lui a casa sua, di nuovo a Rubtsovsk. Nella lista ci sono sedici nomi di soldati russi, ma è lecito supporre che la stessa scena si sia ripetuta altrove.
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