Una Norimberga per Putin? Le ipotesi del giurista Manaconda: come sarà possibile processare il presidente russo
Quello che è successo a Bucha e in tante altre città dell’Ucraina ha aperto il dibattito sui crimini di guerra commessi dall’esercito di Vladimir Putin e sulle conseguenze che queste atrocità potrebbero avere nei prossimi mesi. Il presidente russo potrà essere processato? La risposta è sì, è possibile. A spiegarlo, in un’intervista a La Stampa, è Stefano Manacorda, docente di Diritto penale all’università della Campania e componente della commissione per la codificazione italiana dei crimini internazionali. «Le operazioni belliche – spiega – sono ammesse dal diritto internazionale, ma con limiti. Ad esempio, l’uso di civili come scudi umani, attacchi a chiese e scuole, umiliazione di prigionieri. I crimini contro l’umanità sono caratterizzati da un attacco ampio e sistematico alla popolazione civile, indipendentemente dall’esistenza di un conflitto armato», spiega.
Proprio ieri, 5 aprile, il leader ucraino Zelensky ha chiesto che la Russia venga processata come a Norimberga per crimini di guerra. Ma su questo punto Manacorda ci va «cauto»: «Al momento il procuratore della Corte penale internazionale ha annunciato l’apertura di un’indagine per crimini di guerra e crimini contro l’umanità. Ora ci sono denunce di oltre 40 Stati, che hanno sollecitato indagini. Il che agevola una reazione più efficace. Tuttavia la Corte non dispone di un corpo di polizia. Può solo raccogliere prove da soggetti esterni: Stati, agenzie di intelligence e Ong. Un’attività che richiede una presenza territoriale. Senza cooperazione degli Stati tutto diventa difficile se non utopistico».
Ma la domanda più importante è: si arriverà a processare il presidente russo per crimini di guerra? «È presto per dirlo, ma la prospettiva che Putin venga processato non è estranea. Certamente questi crimini materialmente non sono stati realizzati dai vertici, ma ideazione, pianificazione e consapevolezza possono risalire fino alle più alte sfere politiche e militari. In tal caso anche un capo di Stato è chiamato a risponderne». Dunque anche Putin.
Foto in copertina di repertorio: ANSA/EPA/ALEXANDER VILF
Leggi anche:
- «Il consenso di Putin oltre l’80%. E se i russi sapessero delle violenze penserebbero che Mosca ha ragione»
- La risposta di Putin alle sanzioni Ue: «Pronti a limitare l’export di cibo verso i Paesi ostili»
- «Dopo il massacro di Bucha Putin può diventare un ricercato entro la fine dell’anno»
- «Qualche potente con pretese anacronistiche», anche Papa Francesco contro Putin (senza mai menzionarlo) – Il video
- «Putin come Hitler»: nell’opera di una street artist milanese la «Z» diventa una svastica