Alena, la 15enne ucraina che ha raccontato sui social l’assedio di Mariupol: «Qui potreste girare un film horror» – Il video
Prima che scoppiasse il conflitto Russia-Ucraina, il profilo di Alena Zagreba, 15enne ucraina, era come quello di tutti gli adolescenti che postano foto e video della propria quotidianità. Con l’invasione russa alle porte di Mariupol a febbraio, i suoi contenuti sono cambiati. «Guardate, è tutto distrutto. Qui potreste girare un film horror», dice in uno dei suoi video intitolato 2 settimane di inferno in 7 minuti. Molti dei suoi coetanei, da quando è iniziata la guerra, hanno cominciato a raccontare sui social la loro nuova vita nei bunker, prima tra tutti la nota tiktoker @Valerisssh. Invece, Alena e i suoi amici sono rimasti nelle proprie case, mostrando su YouTube e Instagram le proprie città distrutte. I suoi video hanno permesso di documentare l’assedio russo a Mariupol. «Questo è il risultato della scorsa notte: le nostre finestre esterne sono rotte. Dormiamo in corridoio. Sono le 11 di sera e il quarto piano è in fiamme dalle 10», riporta in un suo video. Alena ha raccontato in un’intervista al The Guardian che stava facendo un esaurimento nervoso a causa dei costanti bombardamenti, ma che poi è riuscita a scappare con la famiglia. Dopo che il suo palazzo è stato distrutto, lei e la famiglia passavano da una casa all’altra e, ha raccontato al The Guardian, che durante i giorni più duri, faceva sciogliere la neve per procurarsi l’acqua, e che si distraeva «facendo un piccolo pupazzo di neve, mentre i genitori cucinavano su bracieri di fortuna all’aperto». Alena e la madre sono riuscite a fuggire. Sono giunte prima nella città di Zaporizhzhia, e successivamente a Lussemburgo, dove ha potuto riprendere gli studi. Il padre è invece dovuto restare in Ucraina, a causa della legge che impedisce agli uomini tra i 18 e i 60 anni di lasciare il paese.
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