Bucha, le rivelazioni di Der Spiegel: nei messaggi radio dei russi le indicazioni per il massacro
«Set cinematografico, città di Bucha». Così l’ambasciata russa in Francia ha commentato su Twitter una delle immagini che stanno circolando del massacro avvenuta nella città ucraina. Un commento allineato alla scelta social di tutte le ambasciate russe nel mondo che su Twitter continuano a diffondere fake news sulla guerra minimizzando le responsabilità delle truppe di Mosca. Nelle stesse ore in cui i diplomatici russi in Francia pubblicavano questo commento, il quotidiano tedesco Der Spiegel ha diffuso una serie di indiscrezioni che mostrano nuovi dettagli su Bucha. Secondo il Bundesnachrichtendienst (Bnd), i servizi segreti federali di Berlino, sarebbero stati intercettati dei messaggi radiofonici dell’esercito russo sul massacro dei civili. Alcune di queste comunicazioni sarebbero collegabili anche alle foto dei cadaveri pubblicate in questi giorni dalla stampa internazionale. Le informazioni, assicura il Der Spiegel, arriverebbero da un incontro ufficiale avuto tra gli agenti dei servizi segreti e dei parlamentari tedeschi. Secondo le indiscrezioni recuperate dai giornalisti, in un messaggio un soldato avrebbe detto di aver ucciso una persona che si stava spostando in bicicletta. In un altro un superiore avrebbe ordinato ai soldati di interrogare i soldati fatti prigionieri e poi ucciderli. Secondo il settimanale tedesco, questi messaggi lascerebbero intendere che il caso di Bucha non è isolato ma potrebbe essere uno schema replicato anche in altre città occupate dall’esercito russo. Sempre secondo Der Spiegel, diversi testimoni hanno riferito che i primi soldati ad arrivare in città erano russi molto giovani. Dopo di loro sarebbero arrivati militari provenienti dalla Cecenia.
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