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Kiev apre un archivio digitale per raccogliere i crimini di guerra dell’esercito russo: «È un omicidio di massa»

09 Aprile 2022 - 13:37 Valerio Berra
L'archivio è strutturato partendo dalla Convenzione di Ginevra. Per ogni articolo infranto da Mosca viene lasciata tutta la documentazione fatta di foto e video

«Hai il coraggio di sentire come suonano le sirene in Ucraina in questo momento? Ogni volta che gli ucraini sentono questo suono, sanno che la distruzione e la morte stanno arrivando». E poi due opzioni: «Resta in silenzio» e «Dai voce alla guerra». Scegliendo la seconda opzione parte una riproduzione di quelle sirene che avvisano l’inizio dei raid aerei. Un suono che gli abitanti dell’Ucraina hanno imparato a conoscere nell’ultimo mese. Comincia così Russia’s war crimes l’archivio digitale sui crimini di guerra delle truppe russe che è stato lanciato nelle ultime ore dal ministro degli Esteri di Kiev Dmytro Kuleba: «Abbiamo creato un archivio online per documentare i crimini di guerra della Russia. Le prove raccolte delle atrocità commesse dall’esercito russo in Ucraina garantirà che questi criminali di guerra non sfuggano alla giustizia».

Nell’archivio si possono trovare tutti i crimini di guerra denunciati da Kiev da quando le truppe di Mosca hanno cominciato la loro invasione. Scorrendo verso il basso si vedono i punti della Convenzione di Ginevra infranti da Mosca, dall’uccisione di civili che non avevano alcun ruolo nella guerra agli attacchi indiscriminati verso case, siti religiosi o culturali. In questo archivio sono presenti anche le torture registrate a Bucha, gli stupri denunciati da diverse donne ucraine e le deportazioni della popolazione civile. Tutto è documentato con foto e racconti, sia quelli arrivati all’attenzione dei media occidentali sia quelli che hanno circolato solo nelle cronache locali.

Il bilancio delle vittime in Ucraina

Nel portale Russia’s war crimes si legge anche un bilancio aggiornato delle perdite ucraine secondo Kiev: 2.213 civili feriti, 3.776 vittime tra gli ucraini (probabilmente tenendo in considerazione anche i soldati), 167 bambini uccisi, 4.820 crimini di guerra registrati e 6.800 edifici civili distrutti. Kiev accusa Mosca di aver stracciato tutti i trattati che regolavano gli attacchi militari: «Le regole sulla guerra decise dalle convenzioni internazionali vengono ora violate cinicamente e senza scrupoli da migliaia di soldati russi inviati in Ucraina dal loro dittatore, Vladimir Putin. Per bombardare. Per distruggere. Per portare avanti un omicidio di massa».

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