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Dietro la «denazificazione», gli interessi di Putin su carbone, petrolio, metalli e terre rare nel Donbass

10 Aprile 2022 - 11:18 Ygnazia Cigna
La nuova fase dell'invasione russa in Ucraina punta sul Donbass, la regione ricca di risorse minerarie strategiche che per Kiev valgono il 42% del Pil nazionale

L’obiettivo dichiarato dal presidente russo Vladimir Putin è di liberare la regione ucraina del Donbass per «denazificarla» e per proteggere la popolazione russofona. Meno dichiarati sono gli interessi inevitabilmente forti di carattere economico, considerato quanto siano strategiche le risorse di cui dispone il Donbass. Si tratta di un’area dell’Ucraina orientale suddivisa nei territori del Donetsk, la città principale, del Dnipropetrovsk e del Lugansk. Il governatore di quest’ultima ha confermato che ormai l’attacco finale nel Donbass è imminente, convinto che la vera priorità del presidente russo è prendere il controllo delle abbondanti risorse minerarie della regione. Il Donbass, infatti, è una delle regioni dell’Ucraina più ricche per riserve di carbone, gas e petrolio. I combustili fossili sono al centro dell’interesse russo, solo nel Donbass vi sono 100 miliardi di tonnellate di carbone, 135 milioni di tonnellate di petrolio e 1,1 trilioni di metri cubi di riserve di gas naturale.

Ma non solo. Ha ingenti riserve di metalli e terre rare, essenziali per l’industria del tech considerato che vengono utilizzati nei dispositivi tecnologici, come cellulari, fotocamere e computer, ma anche negli aerei da combattimento. Sono riserve che non sono state ancora sfruttate del tutto dal paese, ma giocheranno un ruolo centrale nell’economia del futuro. Attualmente è la Cina ad avere gran parte di queste riserve, seguita dagli Stati Uniti. I depositi minerari in Ucraina fruttano 7,5 trilioni di dollari grazie alle estrazioni minerarie dei depositi attivi. Sono 8 mila quelli già testati e circa la metà è in fase di estrazione. Ma l’Ucraina ha potenzialmente 20 mila depositi. Il 42 per cento del pil dello stato è ricavato solo dalle risorse minerarie. La conquista del Donbass giocherebbe un ruolo economico centrale per Putin perché peserebbe anche sull’Europa. Anche per questo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky non ha intenzione di cedere la regione.

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