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Assedio a Mariupol, i filo-russi annunciano di aver preso il porto. Il comandante ucraino: «La difesa continua»

Dopo l'annuncio del leader della repubblica separatista del Donetsk rilanciato dai media russi, il comandante delle forze armate ucraine ha dovuto chiarire che la battaglia per il controllo della città è ancora in corso

«La difesa di Mariupol continua» dice il comandante delle forze armate ucraine, Valery Zaluzhny, che ha risposto all’annuncio dei filo-russi di aver conquistato il porto della città sotto assedio da un mese. Era stato il capo della repubblica separatista del Donetsk, Denis Pushilin, rilanciato dall’agenzia russa Tass, a rivendicare di aver conquistato completamente il porto di Mariupol. Zaluzhny ha poi ribadito che: «il collegamento con le unità delle truppe che stanno difendendo eroicamente la città è stabile e viene mantenuto». È la risposta dell’ufficiale che è stata trasmessa anche alla brigata 36 dell’esercito ucraino, che in un drammatico post su Facebook aveva denunciato la carenza di forniture militari e alimentari. «Sottolineo che lo svolgimento delle operazioni di difesa non è un argomento di discussione pubblica – ha aggiunto Zaluzhny – Stiamo facendo il possibile e l’impossibile per vincere e salvare la vita del personale e dei civili». Da questa zona finora sarebbero state già deportate in Russia circa 33mila civili, secondo la commissaria ucraina per i diritti umani, Lyudmila Denisova, citata dall’agenzia Unina. Nella città, ha spiegato la deputata: «è in corso una brutale retata di civili, condotta con l’assistenza dei collaboratori locali». Secondo il sindaco della città, nell’assedio sono morte almeno 10mila persone solo tra i civili.

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