Silvestri: «Il Coronavirus? L’evoluzione già prevista nel 2020 ma ora attenti all’autunno»
Il professor Guido Silvestri, virologo e docente alla Emory University di Atlanta, in un’intervista rilasciata a il Fatto Quotidiano dice che l’evoluzione della pandemia è in una fase benigna: «Che questa sarebbe stata l’evoluzione del virus, con buona pace dei virologi da ombrellone che pensavano il contrario, lo avevamo già previsto nel 2020. E così è avvenuto», sostiene nel colloquio con Stefano Caselli. Secondo Silvestri la pandemia non sta finendo, «ma già due mesi fa sostenevo che, con i vaccini e l’arrivo di Omicron, sarebbe presto finita la fase emergenziale della pandemia. E così è stato. Dovremo convivere con Sars-CoV-2 come si convive con tanti altri virus». Silvestri aggiunge che la fine delle restrizioni è vicina: «Detesto l’espressione ‘liberi tutti’, è insensata dal punto di vista scientifico e impregnata di un sottofondo moralista e stigmatizzante verso i malati – avverte Silvestri – Il problema, semmai, è conciliare la necessità di contenere il virus con il fatto che le chiusure generalizzate portano a danni socio-economici e psicologici devastanti, soprattutto nei più poveri e nei più giovani. La scelta della convivenza col virus, che non è un ‘liberi tutti’ ma un approccio basato tanto sulla scienza che sul buon senso».
Ma sulle mascherine il virologo trova «molto sensate le raccomandazioni del Cdc Usa, non dissimili dalle regole in vigore dal 12 maggio in Italia. La mascherina al chiuso è raccomandata solo se il livello di trasmissione del virus in una certa comunità è alto, livello che si determina sulla base di contagi, ricoveri ospedalieri e capacità di accoglienza del sistema sanitario. Con queste regole oltre il 90% degli americani al momento vive in aree dove la mascherina al chiuso non è obbligatoria». Infine, in autunno ci sarà «una nuova recrudescenza di Sars-CoV-2, che si comporterà come tutti i virus respiratori, seguendo un andamento tipicamente stagionale. Saremo in grado di controllarla se ci faremo trovare preparati, cioè con la popolazione ben vaccinata, non solo anziani fragili, tutti, bambini compresi, e con quantità efficaci nel ridurre il rischio di Covid severo per Omicron e varianti simili».
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