Le truppe di Kiev hanno catturato il politico ucraino più vicino a Putin. Zelensky propone uno scambio di prigionieri
Sguardo rassegnato, capelli radi e arruffati e un’uniforme dell’esercito ucraino. Strette attorno ai polsi un paio di manette. È questa la foto diffusa dalle autorità di Kiev che mostra la cattura di Viktor Medvedchuk, leader del partito filorusso e deputato della Verchovna Rada, il parlamento ucraino. Medvedchuk è considerato il politico ucraino più vicino a Vladimir Putin, tanto che il suo nome circolava come possibile capo di governo quando Mosca era ancora convinta che gli ucraini avrebbe consegnato Volodymyr Zelensky dopo l’arrivo dei primi tank russi. Nei primi giorni dopo l’inizio dell’invasione, l’uomo era stato messo agli arresti domiciliari, una misura cautelare da cui però era riuscito subito a fuggire cominciando un periodo di latitanza per scappare alle autorità ucraine. La notizia è arrivata anche al Cremlino, il cui portavoce Dmitry Peskov ha preferito chiudersi in un «No comment». Medvedchuk era incluso in una lista di 100 ricercati stilata da Kiev. Qui sono presenti tutte le personalità che vengono accusate di aver seguito una condotta che ha messo a rischio la sicurezza del loro Paese. Ne fanno parte 73 politici, 13 funzionari delle forze dell’ordine, 13 media e un giudice. A guidare la realizzazione di questa lista c’è l’Ong Honest Movement che si occupa di raccogliere informazioni e tenere aggiornato l’elenco dei nomi. Questa iniziativa nasce dopo che lo scorso 3 marzo il Parlamento di Kiev ha pubblicato una legge che «criminalizza la collaborazione con l’invasore russo». Zelensky ha offerto alla Russia di scambiare Medvedchuk per i prigionieri ucraini: «Propongo uno scambio tra questo vostro uomo e gli uomini e donne ucraini detenuti dai russi». Secondo l’agenzia russa Tass il leader filorusso sarebbe stato arrestato già da diversi giorni, forse già da inizio marzo. Le autorità di Kiev però volevano aspettare il momento giusto per annunciarlo.
April 12, 2022
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