Via libera al decreto sul Pnrr, le novità su concorsi, Superbonus e multe sui Pos: cosa prevede
Via libera del Consiglio dei ministri al pacchetto di nuove misure per accelerare, mediante processi accelerati di sburocratizzazione, sui 45 progetti del Pnrr, da concludere entro il 30 giugno. Tra le novità presenti nel nuovo decreto la creazione di un portale nazionale per la lotta al lavoro nero e l’introduzione dell’obbligo per la pubblica amministrazione d’uso della piattaforma InPa, cioè il “Linkedin dei concorsi pubblici italiani”, con l’introduzione dell’obbligo di conoscenza di «almeno una lingua straniera» e «del corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media», da verificarsi in fase di concorso per poter accedere a un posto di lavoro nella Pa. Novità anche sul fronte delle multe per professionisti ed esercenti che non permettono pagamenti con il Pos e, dunque, non permettono ai clienti di pagare con le carte di credito o debito. Inizialmente l’introduzione dell’obbligo era prevista da gennaio 2023, ma è stata anticipata di 6 mesi e invece entrerà in vigore dal 30 giugno 2022. Il governo ha altresì inasprito il potenziamento del sistema di monitoraggio anti-frodi sull’Ecobonus e Sismabonus, al fine di accelerare gli interventi di efficientamento energetico. Tra le nuove misure nel pacchetto è presente anche l’abolizione degli esoneri per la fatturazione elettronica per tutte le partite Iva che usufruiscono della flat tax al 15%.
Il portale unico sul lavoro sommerso
Nella nuova bozza del decreto è presente l’istituzione di un portale unico nazionale del lavoro sommerso. Tale misura mira a ottimizzare e realizzare una «efficace programmazione dell’attività ispettiva» e il «monitoraggio del fenomeno del lavoro sommerso su tutto il territorio nazionale, le risultanze dell’attività di vigilanza» al fine di farle confluire in un «portale unico nazionale gestito dall’Ispettorato nazionale del lavoro denominato Portale Nazionale del Sommerso (PNS)», che andrà a integrarsi alle banche dati già esistenti.
Nuovi contratti di collaborazione per i posti vacanti dopo i concorsi per il Sud
Nella bozza del decreto è presente anche l’introduzione di contratti di collaborazione per coprire i posti rimasti vacanti dopo il flop dei due “Concorso per il Sud”. In tal senso il governo prevede di poter trasferire i fondi inutilizzati alle amministrazioni al fine di stipulare contratti di collaborazione a professionisti con le caratteristiche di quelle ricercate nei concorsi.
Conoscenza dei social e di almeno una lingua straniera per lavorare nella Pa
Nella bozza del provvedimento, sul fronte della Pubblica amministrazione, è prevista l’introduzione di un codice per il «corretto utilizzo delle tecnologie informatiche e dei mezzi di informazione e social media», al fine di «tutelare l’immagine della pubblica amministrazione». Oltre a ciò, per le i lavoratori e le lavoratici che intendono partecipare ai concorsi della Pa, è previsto l’introduzione del requisito della conoscenza di «almeno una lingua straniera» che sarà materia di verifica durante i concorsi della pubblica amministrazione.
Novità sulla fatturazione elettronica
Nella bozza del provvedimento, l’esecutivo intende accelerare la lotta all’omessa fatturazione elettronica. Dal 30 giugno i professionisti e gli esercenti che non permetteranno di pagare con le carte di credito o debito con il Pos verranno multati. Le multe andranno da un minimo di 30 euro a cui si aggiunge il 4 per cento del valore della transazione. Tra le nuove misure nel pacchetto è presente anche l’abolizione degli esoneri per la fatturazione elettronica per tutte le partite Iva che usufruiscono della flat tax al 15%. Se la fattura elettronica verrà emessa entro i 30 giorni successivi rispetto alla data di fatturazione, non vi saranno sanzioni per il terzo semestre del periodo d’imposta 2022.
Stretta su controlli dell’Eco-Superbonus
Nel nuovo provvedimento sono inserite anche novità sull’Ecobonus e sul Sismabonus. L’obiettivo dell’esecutivo è quello di semplificare e dunque accelerare le procedure di per gli interventi di efficientamento energetico, senza intaccare la parte fiscale. In sostanza, la nuova misura prevede che l’Enea, l’ente pubblico di ricerca italiano che opera nei settori dell’energia, dell’ambiente e delle nuove tecnologie, possa raccogliere informazioni utili per quantificare i risparmi energetici.
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