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Cina e Francia a Biden: «Putin colpevole di genocidio? Necessario abbassare i toni» – Il live blog

13 Aprile 2022 - 15:00 Redazione
Nel 49° giorno dell'invasione Zelensky propone a Putin di scambiare il suo oligarca con prigionieri ucraini

Nel 49esimo giorno della guerra in Ucraina Volodymyr Zelensky propone alla Russia di consegnare a Mosca l’oligarca Viktor Medvedchuk, considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin, in cambio della liberazione degli ucraini fatti prigionieri dalle forze russe. Medvedchuk, deputato e leader dell’opposizione filorussa, è stato arrestato con un’operazione speciale dell’intelligence di Kiev. Intanto Joe Biden ha accusato Vladimir Putin di essere «un dittatore che commette un genocidio».

15.00 – Tensioni tra Berlino e Kiev, Scholz non andrà da Zelensky

Polemica tra Kiev e Berlino per il rifiuto di Zelensky di incontrare il presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier. Scholz ha definito la decisione dell’Ucraina «irritante» e ha spiegato che per il momento non andrà a Kiev.

14.00 – A Mariupol’ si raccolgono prove sulle armi chimiche

Il sindaco di Mariupol Vadym Boichenko ha detto di star «raccogliendo prove» dell’uso di armi chimiche da parte delle forze russe in Ucraina. «I nostri esperti le stanno esaminando, anche se non sarà facile».

13.00 – La Finlandia: «Vogliamo evitare quello che è successo in Ucraina»

La premier finlandese Sanna Marin ha parlato in merito al confine del suo Paese con la Russia e all’ipotesi di entrare nella Nato. «La Russia è il nostro vicino», ha detto. «Abbiamo un lungo confine condiviso con loro e abbiamo visto come si comportano in Ucraina. Ci sono ovviamente diversi rischi per i quali dobbiamo essere pronti».

12.30 – Turchia pronta a evacuare Mariupol’

La Turchia ha fatto sapere di essere pronta a «mettere a disposizione navi per l’evacuazione di persone da Mariupol e resta in attesa di una risposta positiva». Proprio a Mariupol, secondo il ministero della Difesa russo, oltre 1.000 militari russi si sono arresi. Una circostanza che Kiev non ha al momento confermato.

12.00 – La Cina invita Biden ad abbassare i toni

«Qualsiasi sforzo della comunità internazionale dovrebbe raffreddare la tensione, non alimentarla, e dovrebbe spingere per una soluzione diplomatica, non aggravare ulteriormente gli scenari». Così il portavoce del ministero degli Esteri Zhao Lijian sulle accuse di Biden a Putin. Anche il presidente francese Emmanuel Macron ha invitato ad abbassare i toni.

10.50 – Ucraina: i russi pronti per la parata della vittoria a Mariupol

I russi hanno intenzione di organizzare una parata a Mariupol il 9 maggio, se la loro campagna militare avrà successo: lo dice su Tlegram Petro Andryushchenko, consigliere del sindaco della cittadina. «Secondo le nostre informazioni, a Ivashchenko (l’autoproclamato sindaco filorusso di Mariupol) è stato ordinato di ripulire parte del distretto centrale della città dai detriti e dai cadaveri per permettere la sfilata del 9 maggio. Tutto indica che gli occupanti vogliano organizzare un ‘carnevale della vittoria’, in caso di successo», afferma.

10.30 – Papa: l’aggressione della Russia è blasfema

Per Papa Francesco l’aggressione armata della Russia all’Ucraina e un tradimento blasfemo nei confronti di Dio. Il pontefice lo ha affermato oggi durante l’udienza generale: «L’aggressione armata di questi giorni, come ogni guerra, rappresenta un oltraggio a Dio, un tradimento blasfemo del Signore della Pasqua, un preferire al suo volto mite quello del falso dio di questo mondo. Sempre la guerra è un’azione umana per portare all’idolatria del potere», ha aggiunto. «La pace di Gesù non sovrasta gli altri, non è mai una pace armata, mai. Le armi del Vangelo sono la preghiera, la tenerezza, il perdono e l’amore gratuito al prossimo, a ogni prossimo. È così che si porta la pace di Dio nel mondo», ha concluso Bergoglio.

10.00 – La stazione ferroviaria attaccata

L’esercito russo ha attaccato una stazione ferroviaria nell’Ucraina centrale: lo ha reso noto il presidente del consiglio di amministrazione delle Ferrovie ucraine (Ukrzaliznytsia), Oleksandr Kamyshin. Kamyshin non ha precisato il nome della città in cui si trova la stazione colpita, ma ha detto che nessuno dei dipendenti delle ferrovie e dei passeggeri è rimasto ferito. La Ukrzaliznytsia ha cambiato i percorsi e gli orari di 17 treni passeggeri.

9.10 – Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia a Kiev

I presidenti di Polonia, Lituania, Lettonia ed Estonia sono in viaggio verso Kiev per incontrare il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. Da quando le truppe russe si sono allontanate da Kiev, alcuni leader europei sono gia’ andati nella capitale ucraina. ”

8.00 – Corridoi umanitari chiusi

Il vice primo ministro ucraino Iryna Vereshchuk in un messaggio su Telegram ha affermato che oggi non è stato possibile aprire alcun corridoio umanitario. Vereshchuk ha anche accusato le forze di occupazione russe di violare il cessate il fuoco e di bloccare gli autobus che evacuano i civili. Le autorità ucraine sono al lavoro per riaprire i corridoi umanitari il più presto possibile.

6.20 – 720 corpi a Bucha

Più di 720 persone sono state uccise a Bucha e in altri sobborghi di Kiev occupati dalle truppe russe mentre più di 200 sono considerate disperse. Lo ha riferito il ministero dell’Interno ucraino, citato da Sky News. A Bucha il sindaco Anatoliy Fedoruk ha riferito che sono stati trovati 403 corpi e il numero potrebbe aumentare.

5.00 – 20 giornalisti uccisi in Ucraina

Almeno 20 giornalisti sono stati uccisi in Ucraina dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio. Lo ha riferito l’Unione nazionale dei giornalisti dell’Ucraina sul suo canale Telegram, precisando che si tratta delle vittime confermate dall’ufficio del procuratore generale.

2.00 – La Russia: corridoi aperti a Kharkov e Mariupol

Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale russo, ha detto che Mosca apre ogni giorno il proprio tratto di corridoi umanitari a Kharkov e Mariupol. «Nel rigoroso rispetto del diritto internazionale umanitario – spiega Mizintsev alla Tass – la parte russa continua il suo sforzo per fornire un aiuto alla popolazione delle repubbliche popolari di Donetsk e Lugansk, nonché alla popolazione locale e agli stranieri nei territori liberati dell’Ucraina. Dalle 10:00 di ogni giorno – prosegue – la parte russa apre corridoi umanitari nelle aree di Kharkov e Mariupol». Ieri l’Ucraina ha fatto sapere di nove corridoi operativi a Zaporozhye e Donetsk, ma nessuno verso la Russia.

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