Il Cremlino avverte l’Ucraina: «Basta attacchi in Russia: pronti a colpire centri decisionali a Kiev, finora risparmiati»
Dal Cremlino è scattato un avvertimento a Kiev perché interrompa gli attacchi alle strutture in Russia. Finora non sono noti attacchi recenti dell’esercito ucraino nel territorio russo. L’ultimo noto risale al 1° aprile, quando due elicotteri avevano compiuto un raid su un deposito di carburante a Belgorod, al confine tra Russia e Ucraina. In quell’occasione Mosca aveva accusato Kiev dell’attacco, mentre il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva provato a rispondere alle speculazioni spiegando di non dover dare conto dei suoi ordini da capo delle forze armate. L’avvertimento di oggi 13 aprile arriva dal ministero della Difesa di Mosca che minaccia di colpire i centri di comando ucraini, anche a Kiev, se l’esercito ucraino insisterà a colpire le strutture in Russia: «Vediamo tentativi di sabotaggio e attacchi delle forze ucraine su obiettivi nel territorio della Federazione Russa – ha detto Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russo citato dall’agenzia Interfax – Se tutto questo continuerà, l’esercito russo colpirà i centri decisionali, anche a Kiev, che finora ha risparmiato».
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