«Vi spiego perché Putin non si fermerà a Est e l’Europa rischia lunga guerra e una catastrofe umana»
Alexander Vindman, ex consigliere di Donald Trump (di cui è stato testimone-chiave per l’impeachment) e nato in Ucraina, oggi spiega al Corriere della Sera che Vladimir Putin non si fermerà a est. E che l’Occidente rischia di essere trascinato in guerra. «I politici sulle due sponde dell’Atlantico credono che il rischio sia uno scontro diretto nel breve periodo con la Russia ma il vero rischio è quello di una lunga guerra, una catastrofe umana, il possibile uso di armi chimiche, provocazioni nucleari… Nella storia del XX secolo sono le lunghe guerre che alla fine coinvolgono l’America e più ampie parti dell’Europa». Secondo Vindman «i russi hanno subito perdite enormi, ma in caso di successi possono attingere a enormi quantità di equipaggiamenti militari e mobilitare la popolazione. Potrebbe continuare per anni. Se invece continuano a subire perdite, non penso possano sostenere questo livello di combattimenti per più di sei mesi». E quindi bisogna fornire armi e aerei a Kiev per resistere: «Le prossime 4 settimane saranno critiche: se Putin si assicura l’Est e Mariupol, la guerra non finirà lì: continuerà a spingere verso Ovest; l’unico modo in cui può finire è se la Russia viene sconfitta sistematicamente, battaglia dopo battaglia, impedendo loro di continuare grosse operazioni di combattimento. A quel punto può diventare un conflitto congelato o più ridotto, anziché questa guerra ampia e catastrofica».
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