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Le frasi omofobe di Sofia Goggia: «Gay nello sci maschile? Direi che non ci sono: devono gettarsi dalla Streif di Kitz». Poi le scuse

17 Aprile 2022 - 22:03 Maria Pia Mazza
La campionessa olimpica in un'intervista al Corriere della Sera ha rilasciato commenti sulle atlete transgender e sulla presenza di omosessuali nelle gare maschili di sci alpino

Dopo una lunga catena di critiche ricevute sui social e dopo la presa di posizione di alcune associazioni come Arcigay, Sofia Goggia si è scusata per una serie di frasi pronunciate durante un’intervista pubblicata sul Corriere della Sera: «Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce. Mi dispiace e mi scuso con tutte le persone che si sono sentite offese per la frase che è uscita nell’intervista. Sicuramente, quando l’ho pronunciata, non voleva essere di natura discriminatoria». Le frasi finite sotto l’attenzione dei media sono due. La prima è una risposta alla domanda sulla partecipazione delle donne che hanno affrontato un processo di transizione di genere alle gare femminili. Questa la risposta: «A livello di sport, un uomo che si trasforma in donna ha caratteristiche fisiche, anche a livello ormonale, che consentono di spingere di più. Non credo allora che sia giusto». E poi: «Se ci sono omosessuali tra gli atleti? Tra le donne qualcuna sì. Tra gli uomini direi di no. Devono gettarsi giù dalla Streif di Kitz», riferendosi alla pista per la discesa libera di Hahnenkamm a Kitzbühel, in Austria. Questo è uno dei tracciati più prestigiosi al mondo, ma anche tra le piste più difficili da affrontare, tanto da diventare scenario di terribili incidenti tra gli sciatori, come quello di Daniel Albrecht che nel 2009 finì in coma dopo una terrificante caduta avvenuta a 140km/h.

Goggia: «Le idee di Orsini sulla Russia? Stimolanti, non sono bizzarre»

Nel corso dell’intervista, la campionessa olimpica italiana ha espresso il proprio sostegno al professor Alessandro Orsini, direttore dell’Osservatorio sulla Sicurezza Internazionale della Luiss, e ormai nome noto dei salotti televisivi per le sue posizioni sull’invasione russa in Ucraina. «Studio Scienze politiche alla Luiss, ora devo dare l’esame con il professor Orsini. Se trovo bizzarre le sue (di Orsini, ndr) idee sulla Russia? Al contrario: le trovo stimolanti. Dobbiamo sempre preferire la discussione alla propaganda».

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