«I dittatori muoiono, la libertà non morirà mai». Damiano dei Maneskin sul palco cita Charlie Chaplin – I video
I Maneskin tornano a schierarsi apertamente a sostegno dell’Ucraina. La band romana vincitrice del Festival di Sanremo 2021 e dell’Eurovision, ha conquistato anche il pubblico del Coachella Festival, in California. Dopo essersi esibiti sulle note delle loro hit, tra cui Zitti e Buoni, I Wanna Be Your Dog degli Stooges, I Wanna Be Your Slave, Mammamia, al termine del set, prima di chiudere il concerto con We’re Gonna Dance on Gasoline, il brano dalla band romana realizzato per il progetto musicale Stand Up for Ukraine e pubblicato lo scorso 9 aprile, il frontman Damiano David ha introdotto la canzone recitando sul palco alcuni passaggi del monologo Il Discorso all’Umanità presente nel film Il grande dittatore, la pellicola del 1940 in cui Charlie Chaplin prende di mira direttamente Adolf Hitler e il nazismo. Si tratta del monologo del barbiere di origini ebraiche che prende il posto del dittatore nazista Adenoid Hynkel. Nel film, il barbiere viene scambiato per il dittatore e, durante l’atteso comizio sul confine austriaco, anziché pronunciare il discorso dittatoriale basato su odio e razzismo, ne scandisce un altro, che diventa un inno alla libertà, all’essere umano, al ripudio dell’odio e della violenza, così come del razzismo.
A quelli che mi ascoltano dico: Non disperate.
Lo squallore che ci sovrasta, è un male passeggero.
La libertà che hanno tolto alle persone, tornerà alle persone.
I dittatori muoiono, ma la libertà non morirà mai.
Non vi consegnate a questa gente senza anima, uomini macchina, con macchine al posto del cervello e del cuore.
Voi non siete macchine, voi non siete bestie, siete uomini!
Avete il potere di rendere questa vita libera e bella, di rendere questa vita una meravigliosa avventura. Usiamo il nostro potere, restiamo uniti.
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