Cina, tre morti a Shanghai per Covid-19: è la prima volta dal nuovo lockdown
Tre anziani non vaccinati, di età compresa tra gli 89 e i 91 anni, sono morti a Shanghai a causa delle complicanze riconducibili al Coronavirus. È la prima volta cha accade da quando le autorità cinesi hanno imposto un nuovo lockdown a marzo e dalla comparsa della variante Omicron. L’ondata sta interessando la città da oltre un mese. «Sono peggiorati dopo il ricovero in ospedale e sono morti malgrado gli sforzi dei medici», si legge nel messaggio dell’amministrazione che menziona l’età delle vittime: due donne di 89 e 91 anni e un uomo di 91 anni. Tutti avevano una serie di problemi di salute di base come malattie coronariche, diabete e alta pressione sanguigna. Il 38 per cento degli abitanti di Shanghai che hanno più di 60 anni sono completamente vaccinati contro il Covid-19.
Tamponi di massa
Ora le autorità di Shanghai prevedono di condurre una serie di tamponi in massa e di prolungare il lockdown almeno di un’altra settimana. Da fine febbraio la città è alle prese con la nuova variante del Coronavirus e con i primi lockdown. Che da due settimane interessano tutti i 26 milioni di abitanti. La Commissione sanitaria municipale, intanto, ha riferito che domenica sono stati rilevati più di 20.000 casi locali, tra 2.417 contagi confermati (parte dei 2.723 appurati su scala nazionale) e 19.831 portatori asintomatici. Annunciando anche un nuovo ciclo totale di test all’acido nucleico e antigenici da oggi fino a giovedì nelle aree sottoposte a maggiori restrizioni e considerate come le più a rischio.
La Cina, dove il nuovo Coronavirus è stato rilevato per la prima volta alla fine del 2019, ha in gran parte controllato la situazione grazie all’approccio della tolleranza zero al Covid, fatto di test di massa, restrizioni di viaggio e blocchi mirati, anche su vasta scala. La variante Omicron, temuta per la sua diffusione più rapida, ha però messo in discussione le politiche finora seguite. La Cina ha riportato nuovi decessi da Covid come ultima volta il 19 marzo: erano due persone nella provincia di nordest del Jilin, particolarmente colpita da oltre un mese, risultando i primi morti dovuti al virus in più di un anno.
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