Verso lo stop delle mascherine al chiuso, Costa: «Via dal 1° maggio. Ma il Green pass resta»
Dal primo maggio potrebbero essere introdotte alcune novità sull’uso obbligatorio delle mascherine per contenere la pandemia di Coronavirus. Secondo gli obiettivi che si è posto il governo Draghi entro tale data è prevista l’abolizione delle mascherine anche al chiuso. Un obiettivo ritenuto «raggiungibile» dal Sottosegretario alla Salute Andrea Costa che all’Ansa ha spiegato che questa settimana verranno prese delle decisioni in merito. «Credo che la direzione sia quella che si passi a una raccomandazione sull’uso delle mascherine – ha spiegato il sottosegretario – perché sono convinto che in questi due anni gli italiani abbiano preso una consapevolezza diversa, come è successo le mascherine all’aperto, dato che vedo cittadini che le indossano ancora». Tra i nodi da sciogliere resta quello relativo al prolungamento dell’uso delle mascherine sui mezzi pubblici, su cui Costa dà parere favorevole. Diverso invece il parere personale del sottosegretario sull’uso delle mascherine a scuola: «I bambini sono seduti al loro posto, penso che oggettivamente anche per loro si possa valutare di non metterle, ma questa è la mia posizione», dopodiché ci si confronterà e «si troverà una sintesi» tra gli esperti dell’Iss e quelli del Ministero della Salute.
Dal 1° maggio il Green pass continua a esistere, ma non verrà più richiesto
Riguardo al Green pass, invece, «i criteri non cambiano: di fatto c’è sempre, solo che dal primo di maggio non verrà più richiesto per nessun tipo di attività, e noi confidiamo e auspichiamo che non ce ne sia più bisogno». Insomma, la certificazione verde «non è che sparisce – precisa Costa -, semplicemente non viene più richiesta e non viene più utilizzata, così come peraltro accaduto con la struttura commissariale: non c’è più il commissario straordinario (Figliuolo, ndr) ma c’è sempre una struttura pronta per l’evenienza». Guardando all’estate, il sottosegretario sostiene che è necessario «lanciare dei messaggi di fiducia e di speranza ai cittadini, e io credo che ci sono le condizioni per un’estate senza restrizioni», anche alla luce del fatto che «dopo due anni di regole e restrizioni, soprattutto dopo che gli italiani si sono vaccinati, e hanno rispettato tutte le indicazioni del governo, è giusto dare in questo momento messaggi positivi, ed è giusto dire che ci sono le condizioni per un’estate senza nessun tipo di restrizioni».
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