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Guerra in Ucraina, Kuleba: «Stop al petrolio russo in prossime sanzioni Ue». Il consigliere di Mariupol: «Pesanti bombardamenti sull’acciaieria Azovstal» – Il live blog

18 Aprile 2022 - 14:05 Redazione
Azovstal
Azovstal
54esima giornata di guerra. Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Nel 54esimo giorno della guerra in Ucraina le autorità di Kiev denunciano attacchi dell’artiglieria russa alle città del nord est e l’assedio di Mariupol, che Mosca ha annunciato di aver conquistato dopo quasi due mesi di combattimenti. Intanto 18 persone sono morte e più di 100 ferite nei bombardamenti degli ultimi quattro giorni a Kharkiv. Intanto il presidente Zelensky ha annunciato che l’Ucraina ha inviato all’Unione Europea la documentazione per l’adesione, mentre il ministro degli esteri Kuleba ha fatto sapere che non ci sono state comunicazioni diplomatiche tra i due paesi negli ultimi giorni. E ha aggiunto che la situazione di Mariupol potrebbe costituire una “linea rossa” nel percorso dei negoziati. Zelensky ha anche iniziato colloqui con il Fondo Monetario Internazionale sulla stabilità finanziaria e la ricostruzione post-bellica dell’Ucraina.

ore 13 – A Mariupol bombardamenti su acciaieria Azovstal

Dalle prime ore di questa mattina 18 aprile, l’acciaieria Azovstal è sotto un intenso bombardamento da parte dell’esercito russo, prendendo così di mira l’ultimo bastione in cui è concentrata la difesa ucraina nella città portuale. Su Telegram lo conferma il consigliere comunale Petro Andriushchenko: «I combattimenti nel quartiere della riva sinistra sono in corso da tutto il giorno. L’esercito russo continua a sparare e a bombardare Azovstal con tutte le armi – ha scritto Andriushchenko – Rendendosi conto che i difensori non hanno intenzione di arrendersi, i piani degli occupanti sono chiari». Secondo Andriushchenko, la strategia dei russi punta a intrappolare le truppe ucraine e impedirne anche la fuga, dopo che ieri avevano rifiutato l’ultimatum per la resa.

12.30 – Kiev: prossime sanzioni Ue con embargo petrolio russo

Il governo ucraino si aspetta che il prossimo pacchetto di sanzioni contro la Russia preveda anche l’interruzione totale delle forniture di petrolio da Mosca. A ribadirlo è stato il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, dopo un colloquio con l’omologo maltese: «Ho parlato con la mia controparte maltese Ian Borg – ha scritto Kuleba – Grato a Malta per aver sostenuto i cinque precedenti round di sanzioni dell’Ue contro la Russia. Ho sottolineato che il sesto pacchetto di sanzioni dell’Ue deve necessariamente includere un embargo petrolifero alla Russia».

12.00 – Gli abitanti di Leopoli e il bombardamento: «Sembrava un terremoto»

Alcuni testimoni oculari hanno parlato con la Bbc del lancio di missili su Leopoli: «Sembrava un terremoto, le porte di casa hanno tremato nonostante abitiamo a distanza di dieci chilometri dall’esplosione», hanno detto alla tv britannica. Gli abitanti intervistati si sono detti arrabbiati e hanno chiesto a quanta altra distruzione l’Occidente sia disposto ad assistere prima di fornire più armi per aiutare l’esercito dell’Ucraina. «Siamo in ansia, abbiamo il vuoto dentro. Perché noi? Non capiamo a cosa serva tutto questo», ha detto una donna, Myroslava, raccontando che si trovava nelle vicinanza al momento dell’attacco.

10.00 – Mosca: colpiti 315 obiettivi militari. Kiev: 20.600 soldati russi uccisi

L’esercito russo sostiene di avere colpito 315 strutture militari durante alcuni bombardamenti effettuati la scorsa notte in Ucraina e di avere abbattuto tre aerei ucraini: due Mig-29 e un Su-25. Tra gli obiettivi bombardati, ha precisato il portavoce del ministero della Difesa, Igor Konashenkov, vi sono 18 centri di comando, 22 batterie di artiglieria, un sistema missilistico e 275 punti di concentramento di truppe. Altri bombardamenti effettuati con missili Iskander hanno inoltre eliminato quattro depositi di armi. Intanto lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina ha annunciato che dall’inizio dell’invasione 20.600 soldati russi sono stati uccisi nei combattimenti. L’esercito ucraino – sostiene lo Stato Maggiore – ha distrutto 790 carri armati dell’esercito di Mosca, 2.041 veicoli blindati per il trasporto del personale, 381 sistemi di artiglieria, 130 sistemi di razzi a lancio multiplo, 67 sistemi di difesa aerea, 167 aerei, 147 elicotteri, 1.487 veicoli, otto navi cisterna, 76 petroliere, 155 droni, 27 unità di attrezzature speciali e quattro sistemi di missili balistici.

9.20 – I russi sono entrati a Kreminna

L’esercito russo è entrato nella città di Kreminna, nella regione di Lugansk (est): lo ha reso noto su Facebook il capo dell’amministrazione militare regionale di Lugansk, Sergiy Gaidai, secondo quanto riporta Unian. «I russi sono entrati a Kreminna. Sono iniziati i combattimenti in strada. L’evacuazione è impossibile», ha scritto Gaidai aggiungendo che i bombardamenti della città sono diventati più frequenti la notte scorsa e che è stato colpito anche il complesso sportivo Olimp della città.

8.00 – Missili russi su Dnipro

Due missili russi hanno colpito questa mattina la città di Dnipro, nell’Ucraina centro-orientale, provocando due feriti: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare regionale, Valentyn Reznichenko, aggiungendo che sono state distrutte anche alcune infrastrutture ferroviarie.

7.00 – Ucraina: false flag in preparazione a Cherson

Il portavoce dell’amministrazione militare regionale di Odessa Serhy Bratchuk, ha dichiarato su Telegram che le forze russe stanno pianificando di sparare su Cherson e di accusare falsamente l’esercito ucraino. L’intenzione di Mosca, secondo Bratchuk, è quella di utilizzare l’operazione per giustificare il salvataggio della città e quindi l’annessione attraverso un referendum.

5.00 – «Scappate da Lugansk»

Le autorità ucraine invitano i residenti della regione orientale di Lugansk ad evacuare immediatamente. «La prossima settimana potrebbe essere difficile. Questa potrebbe essere l’ultima volta che abbiamo ancora la possibilità di salvarvi», ha affermato il capo dell’amministrazione regionale di Lugansk, Sergei Gaidai. Le forze armate ucraine si stanno preparando per una dura offensiva russa in questa regione. Nel suo ultimo video-messaggio, il presidente Volodymyr Zelensky ha avvertito di un’imminente offensiva della Russia nella parte orientale dell’ucraina. «Vogliono spazzare via altre città e comunità nelle regioni di Donetsk e Lugansk», ha sostenuto.

4.00 – «Mariupol non esiste più»

La città di Mariupol «non esiste più»: lo ha detto il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, in un’intervista alla Cbs. «I soldati ucraini e i civili rimasti sono circondati dalle forze russe. Continuano a lottare ma il comportano delle truppe di Mosca fa pensare che ci sia l’intenzione di radere al suolo la città ad ogni costo», ha aggiunto Kuleba. Intanto un consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, ha detto che le forze russe hanno annunciato che la città assediata sarebbe stata chiusa all’ingresso e all’uscita lunedì, avvertendo che gli uomini che restano in città saranno controllati per essere ricollocati. Il consigliere su Telegram ha detto anche che i russi hanno cominciato a distribuire dei pass per muoversi all’interno della città assediata e ha pubblicato una foto di centinaia di abitanti di Mariupol in fila per ottenere i permessi.

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