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Ucraina, le notizie più importanti della 55esima giornata di guerra – Il live blog

19 Aprile 2022 - 20:45 Redazione
ucraina donetsk bombardamento
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55esima giornata di guerra. Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Nel 55esimo giorno della guerra in Ucraina il presidente Volodymyr Zelensky ha annunciato l’inizio della battaglia del Donbass mentre le forze russe hanno lanciato un’iniziativa militare nell’est del paese con esplosioni segnalate lungo tutte le linee del fronte. Quattro missili hanno colpito la città di Leopoli, mentre l’esercito degli Stati Uniti prevede di iniziare l’addestramento degli ucraini sull’uso delle armi inviate di recente. Intanto, secondo fonti di Kiev, mille civili si nascondono nei rifugi sotterranei sotto l’acciaieria Azovstal bombardata dalla Russia. Nel frattempo il governatore regionale di Lugansk Serhiy Gaidai ha detto che le forze russe sono avanzate durante la notte, prendendo la città di Kreminna.

20.30 – Verso un vertice tra Banca Mondiale, Fmi e governo di Kiev

I capi della Banca mondiale e del Fondo monetario internazionale incontreranno il primo ministro ucraino Denys Shmyal e il ministro delle finanze Serhiy Marchenko giovedì a Washington per discutere di ulteriori aiuti. «Avremo un incontro importante giovedì, dove parleremo con il primo ministro ucraino e il ministro delle finanze. Ci saranno alcuni dei paesi che stanno sostenendo l’Ucraina e speriamo di fornire entrambi assistenza mentre cercano di sopravvivere alle battaglie», ha detto il presidente della Banca mondiale David Malpass durante un panel con la difettrice dell’Fmi Kristalina Georgieva, che parteciperà all’incontro

19.30 – Scholz: «Kiev scelga armi tedesche»

«Abbiamo chiesto all’industria tedesca di armi di dirci cosa può spedire a breve» e l’Ucraina «fa delle scelte da questa lista, noi mettiamo a disposizione i soldi per l’acquisto», lo ha detto oggi a Berlino il cancelliere Scholz, dopo una conferenza stampa con i leader di paesi partner UE e Nato. «La Russia non deve vincere questa guerra”, ha aggiunto Scholz. Tra gli armamenti per l’Ucraina ci sarebbero armi anticarro e antiaerei, munizioni e anche quello che “può essere utilizzato in una battaglia di artiglieria», ha detto Scholz. Il cancelliere non ha però affrontato più chiaramente l’invio di armi pesanti direttamente dalla Germania, argomento su cui la politica tedesca discute da giorni. Scholz ha ripetuto più volte che ogni decisione è condivisa con i partner UE e Nato e che «iniziative solitarie della Germania» sarebbero sbagliate. In quanto alle possibilità di export direttamente dalle forze armate tedesche, Scholz ha detto che bisogna riconoscere che non ci sono invece più possibilità.

19 – Mosca: colpiti 31 obiettivi militari

L’aviazione russa ha colpito 31 obiettivi militari in Ucraina e ha abbattuto anche tre droni, secondo quanto riporta il ministero della Difesa russo. Lo riferisce la Tass. Tra i 31 target colpiti da Mosca ci sono «due centri di comando vicino agli insediamenti di Razdolnoye e Novogrodovka, un deposito di munizioni vicino a Privolye e 28 aree di distribuzione di armi ucraine», ha detto il portavoce del ministro della Difesa russo Igor Konashenkov

14.30 – Acciaieria Azovstal, Mosca: «Aperto corridoio umanitario»

«Dalle 14:00, ora di Mosca, del 19 aprile le forze armate russe hanno aperto un corridoio umanitario per il ritiro dei militari ucraini e dei militanti delle formazioni nazionaliste che hanno deposto volontariamente le armi». Così ​​Mikhail Mizintsev, capo del controllo della difesa nazionale russa, ha annunciato il cessate il fuoco temporaneo nell’acciaieria Azovstal di Mariupol, assediata in mattinata dalle forze di Mosca. La notizia è stata riportata dall’agenzia di stampa Interfax. Nel frattempo il sito d’informazione ucraino Ukrinform ha diffuso su Telegram l’intercettazione di una telefonata in cui un militare russo parlerebbe di un ordine della leadership di radere al suolo le acciaierie Azovstal a Mariupol. «Nonostante il numero superiore, gli occupanti russi non possono impadronirsi della Mariupol ucraina. Pertanto vogliono radere al suolo l’acciaieria Azovstal, dove i nostri combattenti tengono la difesa».

Mariupol

13.15 – Il sindaco di Melitopol arrivato in Italia. «Racconti atroci»

Il sindaco della città ucraina Melitopol Ivan Fedorov è stato accolto in Italia dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio. Accompagnato da una delegazione parlamentare ucraina ha raccontato alla Farnesina gli orrori della guerra. «Emerge un quadro tragico», ha spiegato il ministro degli Esteri italiano su Twitter. Il sindaco Fedorov fu rapito a marzo dai russi per poi essere rilasciato dopo sei giorni con uno scambio di prigionieri. Alle 14.00 di oggi incontrerà il presidente della Camera Roberto Fico.

13.00 – Mosca: «Indagini Onu su Bucha? Totale sfiducia»

Mosca ha dichiarato di non avere alcuna fiducia sull’indagine che l’Onu ha deciso di condurre sulla strage di Bucha. Il direttore del dipartimento delle organizzazioni internazionali Pyotr Ilyichev ha espresso pubblicamente il totale dissenso sulle intenzione delle Nazioni Unite di vederci chiaro su uno dei più cruenti massacri avvenuti durante i 55 giorni di guerra. «Dobbiamo valutare il tipo di indagine e chi la condurrà», ha detto riportato da  RIA. «Sfortunatamente l’esperienza delle indagini precedenti, svolte anche attraverso la Corte penale internazionale, si sono dimostrate di parte». Le dichiarazioni di Ilyichev arrivano dopo la mossa dello stesso presidente Putin che poche ore fa ha premiato con il titolo di «Guardia dell’esercito russo» i soldati della 64ma brigata di fucilieri motorizzati accusati dalle autorità ucraine di essere gli autori della strage di Bucha avvenuta lo scorso 31 marzo.

Bucha

12.00 – Cominciata la seconda fase della guerra: obiettivo Donbass

«Kiev la definisce una nuova fase della guerra. L’esercito russo sta lanciando attacchi lungo un fronte di 480 chilometri in Ucraina orientale». Così la Bbc racconta l’offensiva di Mosca che da Kharkiv fino a Cherson, passando per Lugansk e Donetsk rappresenterebbe un’ulteriore tappa del piano di Vladimir Putin. A confermarlo è anche il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov: «La Russia ha iniziato la seconda fase dell’operazione speciale in Ucraina». L’obiettivo secondo Kiev è quello di arrivare al pieno controllo della regione del Donbass cercando di abbattere tutte le forze ucraine sulla linea del fronte. Mosca sembra confermare ancora una volta con con il ministro della Difesa Sergei Shoigu: «Missili ad alta precisione hanno colpito 13 obiettivi ucraini nel Donbass».

Donbass (Bacino del Donec)

9.10 – Niente corridoi umanitari

Per il terzo giorno consecutivo In Ucraina per il terzo giorno consecutivo non ci saranno corridoi umanitari. Lo ha fatto sapere la vice premier dell’Ucraina Iryna Vereshchuk, aggiungendo che «in Donbass continuano intensi bombardamenti. Secondo Mariupol, i russi si rifiutano di fornire un corridoio per civili in direzione di Berdyansk. Continuiamo negoziati difficili per l’apertura di corridoi umanitari nelle regioni di Cherson e Kharkiv», ha concluso.

8.00 – L’assalto finale ad Azovstal

L’assalto finale ad Azovstal è iniziato. Lo ha annunciato il comandante delle repubblica popolare di Donetsk e portavoce militare dei separatisti filorussi della regione Eduard Basurin. Nell’acciaieria di Mariupol sono asserragliati assieme ai militari ucraini almeno mille civili.

7.00 – La Tass: 163 mila bambini ucraini in Russia

L’agenzia di stampa russa Tass scrive che da febbraio quasi 880 mila persone, di cui 164 mila bambini, sono arrivate in Russia dall’Ucraina e dalle repubbliche autoproclamate del Donbass. Il loro numero, fa sapere ancora la Tass, è aumentato di quasi 18.000 persone nelle ultime 24 ore. 713.000 persone sono state evacuate in Russia dal Donbass, il resto è arrivato dal territorio dell’Ucraina.

5.00 – L’esercito ucraino e le perdite russe

La 126ma Brigata di difesa costiera russa della flotta del Mar Nero ha subito perdite pari al 75%. Lo sostiene l’ultimo rapporto operativo pubblicato dallo Stato maggiore delle forze armate ucraine. L’esercito di Kiev sostiene anche che l’810ma Brigata marina separata della marina russa del Mar Nero abbia perso 158 soldati per mano delle forze ucraine, con circa 500 altri feriti e 70 considerati dispersi. «Gli sforzi principali del nemico – rilevano infine i militari ucraini – si concentrano sullo sfondare la difesa delle nostre truppe nelle regioni di Lugansk e Donetsk, oltre a stabilire il pieno controllo sulla città di Mariupol».

3.00 – Stati Uniti: Russia stato terrorista

Il portavoce del Dipartimento di Stato Usa Ned Price ha detto in un’intervista alla Cnn che gli Stati Uniti stanno considerando la possibilità di definire ufficialmente la Russia come uno stato sponsor del terrorismo. Questo comporterebbe una nuova serie di sanzioni e restrizioni. «Stiamo valutando con attenzione i fatti e quello che dice la legge – ha spiegato Price – se ci saranno le condizioni, e ci verrà data la possibilità legale di agire, lo faremo». Lo status di ‘sponsor del terrorismo’ viene assegnato a quei Paesi che risultano aver «dato ripetutamente sostegno ad atti di terrorismo internazionale». La settimana scorsa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky aveva chiesto al presidente americano Joe Biden di fare questo passo e considerare la Russia uno Stato terrorista. Al momento sono quattro i Paesi nella ‘lista nera’: Corea del Nord, Iran, Cuba e Siria.

2.15 – Macron tornerà a Kiev

Il presidente della Francia Emmanuel Macron ha detto al canale tv France 5 che ha intenzione di tornare a Kiev: «Tornerò a Kiev, ma per apportare qualcosa di utile. Per dimostrare semplicemente il mio supporto non ho bisogno di recarmi lì». E ancora: «Se andrò a Kiev, dovrà essere per fare la differenza», ha affermato Macron aggiungendo di aver parlato una quarantina di volte con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dall’inizio della guerra con la Russia. Con Putin, invece, non parla dal giorno della strage di Bucha: «Dai massacri che abbiamo scoperto a Bucha e in altre città, la guerra ha preso una piega diversa e da allora non gli ho più parlato direttamente, ma non escludo di farlo in futuro».

1.08 – Civili all’Azovstal di Mariupol

Ci sono mille civili nascosti nei rifugi dell’acciaieria Azovstal, per lo più donne con bambini e anziani. Lo ha fatto sapere su Telegram il consiglio comunale della cittadina assediata dai russi. Le autorità della città ucraina sudorientale assediata aggiungono che le forze russe hanno continuato a bombardare l’acciaieria, nonostante i civili si siano riparati sotto di essa. Secondo un funzionario dell’amministrazione americana la città è ancora contesa: «C’è un numero considerevole di forze di terra russe dentro e intorno a Mariupol. Se dovesse cadere in mano ai russi, libererebbe la dozzina di BTG da utilizzare altrove nell’est o nel sud dell’Ucraina», ha affermato il funzionario. «Questo è un grande se perché gli ucraini stanno ancora combattendo molto, molto duramente per Mariupol», ha aggiunto. Il sindaco della città Vadym Boichenko ha detto che quarantamila civili sono stati deportati dai russi.

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