Renzi: «Il governo e la legislatura dureranno fino al 2023. La guerra? Preferisco Macron a Biden»
Il governo Draghi non è a rischio e la legislatura durerà fino al 2023. Lo dice oggi il leader di Italia Viva Matteo Renzi in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, nella quale commenta le ultime turbolenze nella maggioranza. «La destra ha dubbi sul catasto, ma sta trovando un’intesa con Draghi – fa notare il senatore -. Sulla giustizia noi pensiamo che la riforma sia inutile. Non dannosa come lo era quella di Bonafede e dunque ci asteniamo». Ma, precisa Renzi, «se ci fosse stata la fiducia avremmo votato a favore, in nome di un superiore interesse politico». Per questo, spiega a Claudio Bozza, non ci sono drammi né conseguenze per il governo: «La maggioranza reggerà fino al 2023. La credibilità di Draghi è il valore aggiunto dell’Italia in questa fase», afferma l’ex premier. L’attuale capo del governo ha detto che non si candiderà alle prossime elezioni, ma per Renzi «Draghi può ancora fare tutto, ora lasciamolo lavorare», dice.
Riguardo la riforma della legge elettorale, il senatore di Firenze si augura che venga fuori un sistema in cui decida il cittadino e guarda alla legge elettorale dei comuni: «Ma per il momento temo che la legge rimarrà questa», aggiunge. E se tutto resta così, Renzi non si sbottona sulle alleanze: «Gli schieramenti in campo mi sembrano ancora fluidi», afferma. Infine, sulla guerra in Ucraina Renzi si definisce filoatlantico ma in questa vicenda preferisce i toni di Macron a quelli di Biden. E conclude sull’emergenza profughi: per l’ex sindaco di Firenze serve un commissario, «uno come era Figliuolo per i vaccini o Sala per l’Expo».
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