La testimonianza di Johnny Depp contro l’ex moglie Amber Heard: ecco cosa ha detto durante il processo
«Non ho mai picchiato Amber Heard, né ho mai picchiato nessuna donna in vita mia». Al banco dei testimoni Johnny Depp ha definito di nuovo false le accuse «atroci e inquietanti» di abusi fisici mosse contro di lui dall’ex moglie. La star di Hollywood, 58 anni, ha dato la sua versione dei fatti alla giuria del Fairfax County Circuit Court in Virginia, dove da cinque giorni è in corso il processo per diffamazione intentato contro Heard. Depp chiede all’ex moglie un risarcimento di 50 milioni di dollari per aver compromesso la sua carriera con un articolo pubblicato nel 2018 (a un anno dal divorzio) sul Washington Post, in cui Heard raccontava di essere stata vittima di violenze domestiche. Ora la corte dovrà ascoltare la versione di Amber Heard.
La testimonianza
In due giorni di testimonianza, 18 e 19 aprile, l’attore ha ripercorso tutte le vicende che hanno portato alla fine del matrimonio con l’attrice statunitense, celebrato nel 2015 e durato solo 15 mesi, caratterizzati da pesanti litigi spesso incentrati sull’abuso di alcol e droghe. «È sempre stata piuttosto brutale nel dirmi che dovevo smettere di bere. Diceva che ero un debole, un disastro completo. Un alcolizzato che sa solo rovinare le cose». Questi scontri verbali, poi, secondo Depp degeneravano: «Il suo bisogno di conflitto e violenza esplodeva dal nulla. Ho imparato ad affrontarlo come affrontavo le cose da bambino, ritirandomi», ha dichiarato Depp, che il giorno precedente aveva raccontato nei dettagli la sua infanzia traumatica a causa di una madre irascibile e violenta.
La foto del dito mozzato
Il climax della sua testimonianza è stato rappresentato dalla fotografia che i suoi avvocati hanno mostrato ai giurati: il dito parzialmente mozzato dell’attore, dovuto a un episodio di violenza in cui Heard gli avrebbe lanciato una bottiglia di vodka addosso. «Il sangue zampillava e io penso di essere entrato in una specie di esaurimento nervoso. Niente aveva senso per me. All’ospedale ho detto di averlo schiacciato in una porta. Ho mentito a tutti perché non volevo si sapesse che era stata proprio la signora Heard a lanciarmi una bottiglia di vodka addosso e a tagliarmi il dito. Non volevo metterla nei guai».
«La mia carriera è finita»
L’attore ha concluso il suo racconto ribadendo come le accuse di violenza domestica mosse dall’ex moglie abbiano distrutto la sua carriera: «Dopo le accuse, che hanno fatto il giro del mondo, la gente ha creduto che io fossi una minaccia, un ubriacone fomentato dalla cocaina che picchiava le donne. Dopo accuse di questo tipo, la mia carriera è finita». Ormai, sostiene Depp, l’esito della sentenza non importa perché «dal momento che quelle accuse si sono trasformate in foraggio per i media, io ho perso. Ho perso e porterò quelle accuse addosso per tutto il resto della mia vita». L’attore, però, ha chiarito di aver voluto questo processo per i suoi figli: «Ho sentito la responsabilità di difendere non solo me stesso, ma anche i miei figli. Volevo proteggere i miei figli da questa cosa orribile che dovevano leggere sul loro padre che non era vera. È strano quando un giorno sei Cenerentola, per così dire, e poi in 0,6 secondi sei Quasimodo».