Gas russo, per la Commissione europea è possibile continuare a pagarlo in euro o in dollari
La Commissione europea ha definito possibile per le aziende europee continuare a effettuare i pagamenti del gas russo alla Russia in euro o in dollari nonostante il decreto varato dal Cremlino e senza violare la logica delle sanzioni. In un documento contenente della Faq ad hoc diffuso oggi, 22 aprile, la Commissione ha scritto che «le società dell’Ue possono chiedere alla Russia di adempiere ai propri obblighi contrattuali come previsto prima dell’adozione del decreto, ovvero depositando l’importo dovuto in euro o dollari». Lo scorso 31 marzo, Vladimir Putin ha firmato una legge che ha reso obbligatorio il pagamento del gas in rubli, ma nella quale proponeva agli acquirenti provenienti dai cosiddetti «Paesi ostili» di aprire conti alla Gazprombank per effettuare transizioni in euro o dollari, che sarebbero poi stati convertiti in rubli. Il processo di transizione sembrerebbe costituire una violazione delle sanzioni Ue, che mirano a indebolire l’economia russa. Bruxelles ha però specificato che le sanzioni «non vietano l’impegno con Gazprom o GazpromBank» o «l’apertura di un conto» con quest’ultima.
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