«No alle armi»: Grillo sconfessa il governo e chiede soldi per il blog. Ma Conte: «Non mi risulta»
Il Garante sconfessa il presidente. Beppe Grillo, a Roma per la consueta visita ai parlamentari del Movimento 5 Stelle, dice di essere arrivato «per aiutare Giuseppe Conte sui temi». Ma, scrive oggi il Fatto Quotidiano, il fondatore del movimento parla di guerra e si dice contrario all’invio di armi all’Ucraina, sconfessando così di fatto il governo Draghi ma anche la linea M5s. «Del resto siamo nati nel giorno di San Francesco», dice a Luca De Carolis uno dei grillini che lo ha visto facendo riferimento al 4 ottobre. Grillo però è venuto anche a discutere di soldi. E precisamente di contratti e contributi economici con tanto di tariffe per ospitare i post del Movimento sul suo blog. Ma le indiscrezioni sulla trattativa irritano i parlamentari: «Dovremmo restituire al partito per pagare il blog di Grillo, mentre sui territori ci chiedono delle sedi da aprire e delle risorse per gli eventi?».
Intanto Conte getta acqua sul fuoco. E in una dichiarazione riportata dall’AdnKronos nega che Beppe si sia detto contrario all’invio di armi in Ucraina: «No, non mi risulta affatto che Grillo abbia assunto una posizione critica o in dissenso rispetto alla linea politica del Movimento. Vorrei ricordate che la linea del Movimento è di contrarietà alla corsa generale al riarmo e, per quanto riguarda gli aiuti militari all’Ucraina, quel passaggio, come ho sottolineato più volte, è stato molto sofferto. È un passaggio che ricolleghiamo e giustifichiamo esclusivamente con il legittimo alla autodifesa della popolazione ucraina», rimarca l’ex presidente del Consiglio.
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