Samantha Migliore morta per un ritocco al seno, la finta estetista (che era fuggita): «L’ho fatto io»
«L’estetista mi ha detto solo “scusami, devo fare una chiamata” ed è uscita dalla camera da letto lasciando mia moglie tra le mie braccia… poi è scappata, non l’ho vista più». Queste le parole di Antonio Bevilacqua, marito di Samantha Migliore, 35 anni, morta a Maranello, a due passi da Modena, dopo un ritocco al seno fatto in casa da una finta estetista. I fatti si sono verificati giovedì 21 aprile alle 13 e il marito ha assistito all’agonia improvvisa della moglie che, poco dopo, è morta in ospedale. La sedicente estetista, che si è presentata con grosse siringhe per effettuare iniezioni di silicone, è scappata quando ha visto Samantha esanime, incapace anche di bere un bicchiere con acqua e zucchero. Ieri, però, la donna si è costituita ai carabinieri. Per il trattamento aveva chiesto 1.200 euro per poche ore.
Cosa è successo giovedì
Mentre la riempiva di silicone – racconta Bevilacqua – Samantha Migliore perdeva i sensi, stava per morire. A quel punto, con la scusa della chiamata, la finta estetista è scomparsa portandosi via tutto. «Io intanto cercavo di rianimare mia moglie mentre Maria (una dei cinque bimbi di Samantha, avuti da una precedente unione, ndr) chiamava il 118». Sarà l’autopsia, adesso, a chiarire le cause della morte forse dovute a uno choc anafilattico. Nel novembre del 2020, tra l’altro, Samantha era sfuggita a un femminicidio: l’ex fidanzato, già condannato in appello per tentato omicidio, le aveva sparato addosso e il colpo l’aveva sfiorata alla testa. Archiviata quella brutta storia, il colpo di fulmine con Bevilacqua, conosciuto sui social. Migliore ha lasciato la Germania per lui: i due si sono subito sposati e ora stavano pensando al trasloco in una nuova casa. «Ora? Mi restano i suoi cinque bimbi, sono la mia famiglia», dice lui. Lo scrive Alessandro Fulloni sul Corriere della Sera di oggi 23 aprile. Per la finta estetista le ipotesi di reato potrebbero essere omicidio colposo, omissione di soccorso ed esercizio abusivo della professione medica.