Ucraina, il live blog con le notizie più importanti della 60esima giornata di guerra
È il 60esimo giorno di guerra tra Russia e Ucraina e Kiev continua a chiedere aiuti al mondo per riuscire ad affrontare quella che Mosca ha definito la seconda fase dello scontro. Odessa è sotto le bombe e le fonti di Vladimir Putin denunciano l’intenzione dei servizi speciali ucraini di pianificare «un’operazione provocatoria» con l’uso di sostanze chimiche nel porto Yuzhny a Odessa. Kiev ribatte vedendo nell’accusa un avvertimento nascosto, «è Mosca a voler usare armi chimiche molto presto». Mentre l’Ucraina ha già consegnato all’Agenzia internazionale per l’energia atomica un elenco completo di apparecchiature di cui il Paese afferma di aver bisogno, il presidente Volodymyr Zelensky si dichiara deluso dal segretario delle Nazioni Unite Antonio Guterres che nelle prossime ore atterrerà prima in Russia e solo poi in Ucraina: «La guerra è qui da noi, non ci sono cadaveri nelle strade di Mosca».
17.42 – Fonti di intelligence: al momento nessun combattente italiano è stato ucciso
Secondo una nota arrivata a Palazzo Chigi dal ministero della Difesa Russo, 11 foreign fighter italiani sarebbero stati uccisi in Ucraina durante una serie di operazioni contro le truppe russe. Fonti qualificate dell’intelligence hanno smentito questa informazione in un commento rilasciato all’agenzia stampa Ansa. Al momento non risulta nessun dato su questi combattenti italiani, anche se, specificano le fonti citate dall’agenzia «sono in corso verifiche». L’unico combattente italiano ucciso di cui si conosce l’identità è Edy Ongaro, uomo di 46 anni che il 30 marzo è stato travolto da una bomba mentre combatteva con le milizie separatiste del Donbass.
17.18 – Kiev: fallito il corridoio umanitario da Mariupol
La vicepremier ucraina Iryna Vereschuk ha spiegato che anche oggi è fallito il tentativo di aprire un corridoio umanitario per evacuare i civili rimasti a Mariupo. Domani si proverà a fare un nuovo tentativo.
16.41 – Unhcr: i profughi ucraini sono oltre 5 milioni
L’Alto commissariato per i rifugiati delle Nazioni Unite (Unhcr) ha diffuso un nuovo dato sull’esodo di civili in Ucraina dall’inizio del conflitto. Al momento sono quasi 5,2 milioni gli ucraini che hanno abbandonato il Paese. Gli sfollati invece sono arrivati a 7,7 milioni.
15.30 – Kiev torna a chiedere l’embargo totale sul gas russo
Il capo dell’ufficio del presidente ucraino, Andriy Yermak, ha parlato in un’intervista all’emittente francese TF1. «Il fatto che la guerra in Ucraina sia in corso, che la nostra gente, i nostri bambini vengano uccisi, chiarisce che l’attuale politica delle sanzioni è insufficiente. Nuove sanzioni devono essere imposte costantemente», ha detto. «Il sostegno dell’Ue all’imposizione di un embargo completo su energia, gas e petrolio russi, nonché sanzioni contro tutte le banche russe è molto importante per l’Ucraina».
14.40 – I profughi ucraini in Italia sono oltre 100 mila
I dati li ha forniti, oggi 24 aprile, il sito del Viminale secondo cui, a due mesi dalla guerra, gli ingressi dei profughi ucraini in Italia hanno superato quota 100 mila. Numeri alla mano, si tratta di 100.306 persone: 51.880 sono donne, 12.426 uomini e 36 mila minori. Le città di destinazione dichiarate all’ingresso in Italia sono Milano, Roma, Napoli e Bologna.
April 24, 2022
14.20 – Papa: «Rinnovo l’appello per una tregua pasquale»
Papa Francesco non perde le speranze e, nel corso del Regina Coeli, chiede che i russi concedano almeno una tregua pasquale al popolo ucraino: «Proprio oggi ricorrono due mesi dall’inizio di questa guerra: anziché fermarsi la guerra si è inasprita. È triste che, in questi giorni che sono i più santi e solenni per tutti i cristiani, si senta più il fragore mortale delle armi anziché il suono delle campane che annunciano la Resurrezione. Ed è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola. Rinnovo, quindi, l’appello a una tregua pasquale, segno minimo e tangibile di una volontà di pace. Si arresti l’attacco per venire incontro alle sofferenze della popolazione stremata». A chiedere una tregua anche il consigliere del presidente ucraino, Mykhailo Podolyak; persino l’Onu ha invocato una «tregua immediata» per permettere l’evacuazione dei civili.
14.00 – Erdogan chiama Zelensky
Il presidente turco Erdogan oggi 24 aprile ha sentito il presidente ucraino Zelensky con il quale ha parlato dei negoziati Russia-Ucraina, come riferisce l’ufficio della presidenza turca, citato dall’agenzia Tass. Nel corso della telefonata, Erdogan ha ribadito la volontà della Turchia di voler sostenere i negoziati di pace anche con un ruolo di mediazione. L’obiettivo resta il cessate il fuoco il prima possibile.
8.30 – Kiev chiede aiuti all’Agenzia internazionale per l’energia atomica
«Ci è arrivato dall’Ucraina un elenco completo delle apparecchiature di cui il Paese afferma di avere bisogno», a renderlo noto è il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea), Rafael Mariano Grossi. Kiev ha chiesto strumenti per continuare a garantire il funzionamento sicuro dei propri impianti nucleari durante i giorni di conflitto. «I requisiti dettagliati delle apparecchiature consentiranno all’agenzia di coordinare efficacemente e attuare la fornitura di sostegno all’Ucraina», ha rassicurato Grossi. Per l’intera procedura verrà utilizzato il Sistema unificato per lo scambio di informazioni in caso di incidenti ed emergenze (Usie) dell’Aiea, «un sito web sicuro per lo scambio di notifiche e altre informazioni relative alle emergenze tra i Paesi». Molti Stati membri dell’Aiea hanno espresso la disponibilità a offrire tale assistenza all’Ucraina, che ha rivolto la sua richiesta di assistenza all’Agenzia e a 31 dei suoi componenti.
April 23, 2022
Gli Stati potranno dichiarare le proprie capacità di sostegno sulla piattaforma web in aree telematiche che vanno dalla valutazione della dose di radiazioni alla valutazione e consulenza di installazioni nucleari, fino alla ricerca e al recupero di sorgenti radioattive. «Abbiamo consegnato le apparecchiature iniziali all’Ucraina quando Grossi si trovava presso la centrale nucleare dell’Ucraina meridionale il mese scorso», fa sapere Aiea, « e altre verranno consegnate quando si recherà alla centrale di Chernobyl
la prossima settimana». E aggiunge: «L’Aiea ha l’esperienza tecnica necessaria per supportare l’Ucraina nel mantenere i suoi siti nucleari sicuri e protetti». Intanto Kiev nelle ultime ore ha fatto anche sapere all’Agenzia che lo scorso 19 aprile ha avuto luogo la regolare rotazione del personale in servizio presso la centrale nucleare di Chernobyl, il terzo cambio di questo tipo segnalato dall’inizio del conflitto con la Russia il 24 febbraio.
8.00 – Guterres da domani a Mosca, poi a Kiev
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres comincerà domani, 25 aprile, la sua missione di pace con un tour che prevederà prima di tutto Ankara, in Turchia, poi Mosca e infine Kiev. La prima tappa sarà quindi dedicata a uno dei principali Paesi mediatori tra le due parti in conflitto. Subito dopo sarà la volta di Vladimir Putin e poi di Zelensky. Proprio il presidente ucraino però ha fatto sapere la sua delusione sulla scelta di priorità dell’alto rappresentate Onu: «Non c’è giustizia e logica in quell’ordine di visita», ha detto Zelensky, «la guerra è in Ucraina, non ci sono cadaveri nelle strade di Mosca. Sarebbe logico andare prima in Ucraina per vedere la gente lì e le conseguenze dell’occupazione».
7.40 – Rischio attacco chimico nel porto di Odessa
«I servizi speciali dell’Ucraina stanno pianificando un’operazione provocatoria con l’uso di sostanze chimiche nel porto di Yuzhny a Odessa», così Mosca lancia una forte accusa contro le forze di Kiev. «L’obiettivo sarebbe quello di attribuire la colpa alle forze armate russe e accusarle di aver preso di mira i civili». Dichiarazioni che Kiev afferma di considerare molto pericolose: secondo il Kyiv Independent l’accusa di Mosca sarebbe in realtà «una minaccia da avvertimento»: L’organo di stampa ucraina spiega come sarebbero proprio le forze russe dunque a voler sferrare un attacco chimico sul porto ucraino. La città di Odessa ha trascorso le ultime ore sotto il fuoco dei razzi, i missili russi sono piombati sulle zone abitate dai civili, uno ha puntato su un grattacielo condominiale provocando 8 vittime, tra cui un neonato.
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