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La denuncia di Putin: «Il servizio di sicurezza ucraino ha ordinato l’omicidio del giornalista russo Solovyov» – Il video

Il «gruppo di neonazisti» accusati della preparazione del delitto è stato arrestato dall’FSB. Solovyov oltre che presentatore tv è anche uno degli oligarchi più vicini al leader russo

Il presentatore russo Vladimir Solovyov, 58 anni e molto vicino a Vladimir Putin, avrebbe corso il rischio di essere assassinato: almeno questo è ciò che ha dichiarato il leader del Cremlino, che ha annunciato l’arresto di un «gruppo di neonazisti» accusati di star preparando il presunto omicidio. Mosca sostiene che l’attentato sarebbe stato ordinato dal Servizio di sicurezza ucraino (SBU). Il Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa (FSB), che ha arrestato i «membri del gruppo criminale» ha dichiarato che questi ultimi avrebbero «confessato la preparazione dell’omicidio di V. Solovyov, dopo il quale avrebbero pianificato di nascondersi all’estero»: lo riporta l’agenzia russa Tass. L’agenzia riporta anche che durante le perquisizioni agli indirizzi dei detenuti sarebbero stati reperiti e sequestrati otto ordigni incendiari improvvisati simili a bombe molotov, sei pistole PM, un fucile da caccia mozzato, una granata RGD-5, più di mille cartucce di vario calibro, oltre a droga e falsi passaporti ucraini con fotografie di membri del gruppo. Il 6 aprile scorso qualcuno aveva appiccato il fuoco ad una delle due ville sul lago di Como di proprietà dello stesso Solovyov.

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