Epatite nei bambini, Sileri: «Massima attenzione ma nessun allarme. Segnale per i genitori è il colore della pelle»
«L’epatite acuta non deve spaventare le famiglie». Così il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri prova a rassicurare sull’infiammazione di causa sconosciuta che continua a colpire sempre più minori nel mondo. «Massima attenzione ma nessun allarme eccessivo» ha detto il sottosegretario ai microfoni di Radio Inblu ripercorrendo l’evoluzione dei casi finora segnalati. A far sapere delle prime infiammazioni è stato il Regno Unito a inizio aprile. Da lì l’epatite acuta si è manifestata in sempre più Paesi d’Europa compresa l’Italia con una prevalenza di soggetti coinvolti al di sotto dei 10 anni di età. «Si tratta di una forma acuta di epatite di natura al momento sconosciuta», ha ricordato Sileri. «I sintomi più frequenti sono l’ittero, dolori addominali, diarrea, vomito e talvolta febbre. In Italia al momento si contano 11 segnalazioni, delle quali due rispondono alla definizione di caso fornita dall’Oms, per altre quattro si attende l’esito degli approfondimenti e due riguardano adolescenti di età superiore ai dieci anni, per uno dei quali si è reso necessario il trapianto di fegato».
«Nessun collegamento con Covid e vaccini»
Sulle cause finora ipotizzate il sottosegretario spiega: «Molti dei casi confermati in Gran Bretagna, e alcuni anche in Italia, presentano una positività agli adenovirus, virus che di solito provocano sintomi lievi come raffreddore, vomito e diarrea. Si potrebbe ipotizzare la comparsa di una nuova variante, oppure che i bambini più piccoli siano immunologicamente meno protetti da questi virus, che durante la pandemia hanno avuto una circolazione molto ridotta». Sul coinvolgimento di Covid-19 e dei vaccini, Sileri rassicura ancora: «Non sembrano esserci collegamenti con il coronavirus e tanto meno con i vaccini Covid-19, che in Italia possono essere somministrati soltanto a bambini al di sopra dei cinque anni di età e in Gran Bretagna al di sopra dei dieci».
«Attenzione all’aspetto itterico»
Il sottosegretario alla Salute ha poi invitato i genitori i cui figli manifestino sintomi compatibili con l’epatite, «soprattutto l’aspetto itterico», a mettersi in contatto con il proprio pediatra per gli approfondimenti del caso. E ha aggiunto: «Tutti gli altri sintomi sono simili a quelli di un’influenza gastrointestinale, molto comune in età pediatrica. Il segno più evidente delle epatiti è l’ittero e la colorazione giallognola della pelle e delle sclere».
Leggi anche:
- Epatite nei bambini, il paziente di Latina guarito ad aprile: «Così lo abbiamo curato»
- Epatite nei bambini, il pediatra del centro trapianti di Bergamo: «Nessun allarme: è una malattia rara, ma conosciuta e curabile»
- Epatite nei bambini, il report dell’Oms: «169 casi nel mondo, 17 trapianti di fegato». L’ipotesi: una forma sconosciuta di adenovirus
- Epatite nei bambini, la circolare del ministero: «Finora 11 segnalazioni: escluso legame con vaccino anti Covid»
- Epatite nei bambini, la strigliata di Lopalco: «Basta chiamarla “misteriosa”, fermiamo i complottismi»