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La teoria del complotto dei laboratori bio-tecnologici nei sotterranei di Azovstal

26 Aprile 2022 - 00:13 Juanne Pili
La storia dei laboratori segreti a Mariupol si basa meramente su dei post pubblicati su Telegram

In questo intervento condiviso su Tik Tok e Facebook, Alberto Contri afferma ospite a L’Aria che tira (La7), che sarebbero stati scoperti dei laboratori «bio-tecnologici» nei sotterranei della fabbrica di Azovstal, in Ucraina. Simili affermazioni vengono fatte anche in siti Web che condividono queste teorie complottiste. La narrazione è la stessa, già smentita, riguardante l’esistenza di laboratori per la guerra biologica controllati dalla Nato nel Paese oggetto dell’invasione russa. Grazie ai colleghi di Myth Detector siamo in grado di fare chiarezza anche su questo argomento.

Per chi ha fretta:

  • Azovstal è un complesso metallurgico frequentato da oltre 10mila persone, nessuna delle quali si è mai accorta di laboratori segreti sotto la struttura.
  • L’intera narrazione dei laboratori Nato proviene da canali Telegram, siti Web ed emittenti vicine a Mosca.
  • La narrazione fa parte del filone propagandistico sui laboratori per la guerra biologica della Nato in Ucraina, già abbondantemente smentita.

Analisi

Di questa narrazione fa parte anche la fake news della cattura del generale americano Roger Cloutier nel complesso metallurgico in oggetto. Ne abbiamo trattato qui. Tutto è cominciato tra il 10 e l’11 aprile, quando l’emittente del Ministero della difesa russo Zvezda, ha fatto circolare la fake news dei laboratori segreti di Azovstal, azienda sita a Mariupol. Si tratterebbe di laboratori biologici della Nato, registrati con il codice PIT-404. Nella struttura si troverebbero anche ufficiali Nato e della Legione straniera francese.

Uno dei post che condivide un lungo testo che sostiene la teoria.

In realtà Azovstal è un complesso metallurgico appartenente alla Metinvest, e conta oltre 10mila dipendenti. Recentemente il direttore del complesso metallurgico Enver Tskitishvili è intervenuto con un post Facebook, ricordando l’incompatibilità di una struttura del genere con quella di un laboratorio per la guerra biologica, in risposta a uno dei già citati siti collegati alla propaganda di Mosca.

Sì, i nostri metalmeccanici hanno davvero molte competenze diverse nella produzione di metalli e acciai vari, ma la biochimica al 100% non è il loro profilo.

Del resto i russi avevano già bombardato il 20 marzo le strutture di Azovstal danneggiandole gravemente, cosa non proprio strategica se si pensa che vi siano armi biologiche all’interno. Le “fonti” di questa narrazione provengono da canali Telegram vicini a Mosca. «Da parte loro – continuano i colleghi di Myth Detector -, i canali Telegram non nominano nemmeno una specifica fonte di informazione».

Lo screenshot di un tweet, condiviso via Facebook, nel quale si sostiene la teoria.

Andando a ritroso le prime affermazioni sembrano risalire gli inizi di aprile, quando l’utente Telegram Mefodii pubblicò diversi commenti cospiratori in merito. «Secondo Mefodii, gli utenti di pikabu.ru hanno condiviso un collegamento interessante con lui – spiega Myth Detector -, sul quale si è imbattuto in una serie di commenti cospirativi. Apparentemente si riferiva a un forum in lingua russa, strategium.ru, perché un giorno prima, il 4 aprile, uno degli utenti di questo sito web Sojnyshkotanya aveva riferito di una cospirazione simile. Questo utente del forum scrive che, a suo avviso, esiste un bio-laboratorio sotto Azovstal e nella stessa area sono presenti anche consulenti della NATO».

Conclusioni

Non esistono fonti reali che attestino la presenza di laboratori segreti nel complesso mettallurgico di Azovstal. Le fonti primarie sono alcuni post dichiaratamente d’opinione apparsi su Telegram a inizio aprile.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

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