In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
FACT-CHECKING25 aprileDisinformazioneSergio Mattarella

No! Questo virgolettato del 25 aprile non è del Presidente Sergio Mattarella

26 Aprile 2022 - 18:26 David Puente
Il discorso del 25 aprile 2022 del Presidente Sergio Mattarella è stato interpretato attribuendogli un falso virgolettato

Durante la puntata del 25 aprile 2022 di L’Aria Che Tira (La7) è stato diffuso un virgolettato attribuito a Sergio Mattarella: «Il valore della Resistenza sta nel coraggio di combattere per la pace, non nella vigliaccheria di arrendersi». Il testo, circolato sotto forma di immagine creata da un fotogramma del programma TV, non risulta presente nel discorso del Presidente della Repubblica durante la celebrazione del 25 aprile. Si tratta di una interpretazione personale di uno degli autori del programma, ma di fatto una dichiarazione mai rilasciata.

Per chi ha fretta

  • Un virgolettato attribuito a Sergio Mattarella è stato diffuso il 25 aprile 2022 dal programma televisivo L’Aria Che Tira (La7).
  • Il virgolettato non è presente nel discorso del 25 aprile 2022 del Presidente della Repubblica.
  • Si tratta di un’interpretazione del discorso tenuto ad Acerra, ma che risulta comunque falso. Mattarella, inoltre, non pronuncia mai la parola “vigliaccheria”.
  • Fonti del Quirinale, contattate da Open Fact-checking, affermano che non risultano espressioni simili da parte del Presidente Mattarella e che non sono presenti nei discorsi del 22 e del 25 aprile.

Analisi

Ecco l’immagine diffusa sui social attraverso il programma L’Aria Che Tira:

Sul sito del Quirinale è presente l’intero discorso tenuto dal Presidente Mattarella ad Acerra il 25 aprile 2022. Al suo interno non risulta affatto la parola «vigliaccheria». Fonti del Quirinale, contattate da Open Fact-checking, affermano che non risultano espressioni simili da parte del Presidente Mattarella e che non sono presenti nei discorsi del 22 e del 25 aprile.

Il discorso di Mattarella del 25 aprile

Da dove deriva il virgolettato? Si tratta di una rielaborazione forzata, di fatto inventata, basata su alcuni dei punti del discorso. Il primo è quello riguardo il Colonnello Michele Ferrajolo:

Un vostro eroico concittadino, nato qui ad Acerra, Medaglia d’oro al valore militare, il Colonnello Michele Ferrajolo, di stanza a Mondragone, rifiutò sdegnosamente il 9 settembre di consegnare le armi ai tedeschi, incitando i suoi soldati alla resistenza. A chi, tra i suoi, gli propose di arrendersi per aver salva la vita, rispose: “Non si vergogna di parlarmi così? Qui è in gioco l’onore della Patria”. Fu ucciso da una raffica di mitra. Morì, tra i primissimi, per amore della Patria, quella che il fascismo aveva tradito e umiliato, imponendo la dittatura, la repressione, la guerra a fianco di Hitler. In quel momento, il più duro e decisivo, la parola Patria riacquistava agli occhi di tanti italiani il suo significato più limpido e più autentico.

In questo esempio, proposto dal Presidente Mattarella, leggiamo alcuni elementi: un Colonnello che si è rifiutato di deporre le armi, che ha avuto il coraggio di rispondere agli invasori e che non voleva arrendersi, ritenendo come «vergogna» anche solo l’idea di una resa.

In merito alla Resistenza, il messaggio del Presidente è chiaro:

E oggi tra gli storici vi è concordia nell’assegnare il titolo di resistente a tutti coloro che, con le armi o senza, mettendo in gioco la propria vita, si oppongono a una invasione straniera, frutto dell’arbitrio e contraria al diritto, oltre che al senso stesso della dignità.

Avendo chiaro il titolo di «resistente», il Presidente Mattarella parla della Resistenza come contributo a risollevare l’immagine dell’Italia:

La Resistenza contro il nazifascismo contribuì a risollevare l’immagine e a recuperare il prestigio del nostro Paese. Fu a nome di questa Italia che Alcide De Gasperi poté presentarsi a testa alta alla Conferenza di pace di Parigi.

Questo riscatto, il sangue versato, questo ritrovato onore nazionale lo celebriamo oggi, insieme a tutta l’Italia, qui ad Acerra.

Nella conclusione, il Presidente Mattarella esprime il proprio pensiero riguardo l’invasione russa in Ucraina, citando le parole di “Bella ciao”:

A questi sentimenti si è subito affiancato il pensiero agli ucraini svegliati dalle bombe e dal rumore dei carri armati. E, pensando a loro, mi sono venute in mente – come alla senatrice Liliana Segre – le parole: “Questa mattina mi sono svegliato e ho trovato l’invasor”.

Sappiamo tutti da dove sono tratte queste parole. Sono le prime di “Bella ciao”.

Il valore della Resistenza, dunque, viene sottolineato ulteriormente:

Questo tornare indietro della storia rappresenta un pericolo non soltanto per l’Ucraina ma per tutti gli europei, per l’intera comunità internazionale.

Come ho sottolineato tre giorni fa davanti alle Associazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, avvertiamo l’esigenza di fermare subito, con determinazione, questa deriva di guerra prima che possa ulteriormente disarticolare la convivenza internazionale, prima che possa drammaticamente estendersi.

Questo è il percorso per la pace, per ripristinarla; perché possa tornare ad essere il cardine della vita d’Europa.

Per questo diciamo convintamente: viva la libertà, ovunque. Particolarmente dove viene minacciata o conculcata.

Viva la Resistenza,
viva il 25 aprile,
viva la Repubblica!

Un precedente falso virgolettato, di Libero

Un precedente abbastanza recente è quello del quotidiano Libero che, nel febbraio del 2021, diffuse un falso virgolettato attribuito a Sergio Mattarella: «”Voto proibito, nasce il mio governo”. Mattarella certifica il trionfo di Renzi: il centrodestra che fa?».

Il titolo dell’articolo di Libero venne modificato, togliendo il virgolettato falso. Il direttore Senaldi si giustificò tirando in ballo una «felice sintesi giornalistica». Il virgolettato, in ogni caso, era un falso.

La bufala storica di Sandro Pertini

Un classico delle false citazioni riguarda quella attribuita a Sandro Pertini (ne parliamo qui): «Quando un governo non fa ciò che vuole il popolo va cacciato via anche con mazze e pietre».

Tale citazione venne smentita nel 2013 dalla Fondazione Sandro Pertini: «Non ci risulta che Sandro Pertini abbia pronunciato tale espressione. Certo è che l’idea di democrazia coltivata da Sandro Pertini era strettamente legata al concetto di governo a servizio del popolo per il bene suo e della Nazione. Cordiali saluti Il Vice-Presidente Pietro Pierri».

Conclusioni

Il virgolettato attribuito a Sergio Mattarella è un’interpretazione da parte di uno degli autori del programma TV di La7, ma che risulta falso in quanto non sono le parole esatte pronunciate nel discorso del 25 aprile 2022 dal Presidente della Repubblica. Di fatto, nel testo pubblicato dal Quirinale vengono evidenziati i valori della Resistenza, del coraggio di combattere e di non arrendersi di fronte all’invasore. Valori che, di fatto, associa alla Resistenza ucraina.

Questo articolo contribuisce a un progetto di Facebook per combattere le notizie false e la disinformazione nelle sue piattaforme social. Leggi qui per maggiori informazioni sulla nostra partnership con Facebook.

Leggi anche:

Articoli di FACT-CHECKING più letti