No! Questo non è il capo della polizia di Kiev: è un pregiudicato nazista di nazionalità russa
Con la guerra in Ucraina e il capillare dispiegamento della propaganda attraverso i Social network, riemergono dal passato vecchie narrazioni risalenti al 2014, come la foto del presunto nazista a capo della polizia di Kiev. Più recentemente troviamo un tweet con la stessa immagine, del giornalista inviato nel Donbass George Eliason, risalente al 19 marzo 2022. Vediamo di chi si tratta realmente.
Per chi ha fretta:
- Dal 2014 a oggi vengono usate foto di personaggi coi tatuaggi neo-nazisti, attribuendole ai vertici della polizia di Kiev o del battaglione Azov.
- Uno dei “modelli” più utilizzati è in realtà il pregiudicato russo Aleksey Maksimov.
- Alcune fonti riferiscono che Maksimov sia stato individuato nel 2017 dalla polizia estone col sospetto di venir utilizzato da Mosca per inquinare le manifestazioni locali.
Analisi
L’immagine circola ormai da otto anni, con didascalie come la seguente:
I volti di nuova Ucraina “democratica… I nuovi partner dell’Unione Europea… Facciamo conoscenza… Capo della polizia di Kiev, ex-vicecomandante del battaglione punitivo Azov
La prima associazione con Vadim Troyan
Originariamente l’immagine è stata associata a Vadim Troyan su Reddit, per essere poi rimossa, probabilmente a seguito dell’intervento di un utente, che ha svelato l’errore di attribuzione, rimandando a un articolo del The Jerusalem Post.
Il capo della polizia appena nominato per la provincia ucraina in cui si trova Kiev è stato preso di mira lunedì dopo che è stato affermato che aveva legami passati con un’organizzazione neonazista – continua il Jerusalem Post -, Vadim Troyan è stato nominato a capo della polizia regionale dell’Oblast di Kiev il 31 ottobre dal ministro dell’Interno Arsen Avakov, che lo ha festeggiato su Facebook come un rispettato comandante i cui simili avrebbero costituito “la base di una nuova forza di polizia nazionale”. Prima della sua nomina è stato vice comandante del battaglione volontario Azov, impegnato in operazioni di combattimento contro i separatisti filo-russi nell’est del Paese. Kiev, sebbene all’interno del distretto, è una giurisdizione indipendente.
Ma il tizio dell’immagine palesemente non può essere Troyan. Basta fare un semplice confronto per rendersene conto:
L’ultimo ex capo della polizia regionale di Kiev – oggi ai vertici della polizia nazionale -, è stato invece Andrej Nebitov. Chiaramente un’altra persona.
La seconda associazione con Alex Gwaizdowski
Torniamo al tweet più recente, postato da Eliason. Sono passati otto anni e l’immagine viene attribuita al vice capo della polizia di Kiev, che secondo il Reporter si chiamerebbe Alex Gwaizdowski.
Il nazista misterioso è in realtà un russo
L’uomo nella foto è in realtà il neo-nazista di San Pietroburgo Aleksey Maksimov. Trovate alcuni riferimenti qui, qui e qui. Può capitare che lo vediate confuso in giro nel Web con un altro personaggio filo-nazista, ovvero Artem Bonov, ugualmente usato in passato per lo stesso genere di false attribuzioni. Fisico e tatuaggi si somigliano, ma si tratta di persone diverse.
Maksimov, noto anche come Mukha o The Fly, risulta come leader di una associazione politica russa denominata “Fondo per l’assistenza ai prigionieri politici di destra“. In Russia è un pregiudicato, sappiamo che ha effettivamente partecipato a diverse manifestazioni di estrema Destra in diversi Paesi, inclusa l’Ucraina. Difficilmente possiamo ritenere che sia stato ai vertici della polizia di Kiev. Ma il bello arriva adesso.
È emblematico anche l’uso fisico che è stato fatto di Maksimov, almeno secondo quanto trapela dalle autorità dell’Estonia. Fonti risalenti al 2017, come questo articolo di Life.ru, riportano le lamentele della polizia estone, la quale avrebbe riferito «che le autorità russe “per disperazione” hanno inviato i loro nazisti a vari eventi in Estonia per presentare successivamente l’estremismo come un problema nella società estone».
Tra questi ci sarebbe stato anche Maksimov, il quale sarebbe entrato nel Paese allo scopo di «diventare il soggetto di una fotografia come “nazista locale”», per esempio durante gli eventi commemorativi, sfoggiando i suoi tatuaggi neonazisti, svastica inclusa.
Conclusioni
La foto di un pregiudicato di San Pietroburgo, tale Aleksey Maksimov – noto per aver partecipato a diverse manifestazioni sfoggiando i suoi tatuaggi neo-nazisti -, è stata utilizzata dal 2014 a oggi per sostenere senza alcuna fonte a supporto, che si trattasse di una persona ai vertici della polizia di Kiev o un militante del battaglione Azov. Inoltre, le autorità estoni avrebbero riferito nel 2017, che l’uomo verrebbe lasciato uscire liberamente dai confini russi, allo scopo di ingigantire la presenza di movimenti nazisti vicino ai suoi confini.
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