I russi vogliono espropriare i prodotti agricoli dei territori occupati in Ucraina
Il 27 aprile 2022, l’Assemblea legislativa della Regione di Krasnoyarsk, uno di più vasti territori siberiani della Federazione russa, ha deciso di espropriare i prodotti agricoli dell’area occupata di Cherson. Il comunicato, pubblicato sul sito ufficiale, è stato successivamente cancellato. Open è riuscita a recuperarlo, salvando una copia nell’archivio digitale Web Archive (qui). I deputati di Krasnoyarsk, i quali si dimostrano preoccupati per le conseguenze dovute alle sanzioni estere, hanno votato una risoluzione affinché le “eccedenze” degli agricoltori ucraini vengano espropriate per sostenere le necessità dei cittadini russi. Gli stessi politici russi si dichiarano sicuri della buona riuscita dell’operazione, augurandosi che anche altre regioni della Federazione russa prendano esempio, aumentando le forniture espropriando altri prodotti dalle altre regioni occupate durante la cosiddetta “operazione speciale”.
Un’azione, quella decisa dai deputati russi del Krasnoyarsk, che riporta alla memoria la carestia artificiale dell’Holodomor del 1932-1933, dove per opera dell’Unione Sovietica vennero espropriate le produzioni agricole dell’Ucraina causando la morte di «milioni di ucraini». La Russia ha sempre negato l’Holodomor, al contrario del Parlamento europeo che nel 2008 aveva votato una risoluzione che dichiarava tale carestia artificiale un crimine contro l’umanità.
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