La Russia all’Onu: «C’è un centro di tortura ucraino nell’aeroporto di Mariupol, si chiama “biblioteca”»
Sergey Leonidchenko, consigliere senior della rappresentanza russa alle Nazioni Uniti, ha parlato durante una riunione informale del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite di un centro di tortura ucraino che si troverebbe nell’aeroporto di Mariupol. «I centri di tortura sono davvero impensabili nel 21/o secolo e ci sono molte prove, molte prove oculari che il Servizio di sicurezza ucraino ha istituito un centro di tortura segreto presso l’aeroporto di Mariupol, che è cinicamente soprannominato la ‘biblioteca’», ha detto secondo quanto riporta la Tass. Secondo Leonidchenko «il centro è stato istituito nel 2014, quando il battaglione Azov è stato ospitato a Mariupol. Questo centro è stato utilizzato per torturare, stuprare e uccidere “libri”, come i neonazisti chiamavano i prigionieri del centro, civili sospettati di mancata lealtà al regime di Kiev. Vi assicuro che i responsabili di questo e di altri crimini atroci saranno processati. Nessuno eviterà la punizione. La denazificazione dell’Ucraina sarà completata», ha concluso.
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