«Armi, missili, intelligence: così l’Ucraina può vincere la guerra con la Russia»
Secondo il generale americano Philip M. Breedlove, ex comandante della Nato in Europa durante l’annessione russa della Crimea nel 2014, l’Ucraina può vincere la guerra con la Russia. Nel senso che può riuscire a respingere l’attacco armato di Mosca sul suo territorio, riportando la lancetta dell’orologio al 24 febbraio 2022. Breedlove, che parla oggi con Alberto Simoni de La Stampa, non crede nemmeno che il conflitto possa durare per anni. Questo però a patto che gli Stati Uniti continuino a sostenerla in ogni modo possibile: «Gli ucraini hanno bisogno di molto di più. Hanno pezzi di artiglieria, munizioni. Di questi ne servono di più. E poi c’è bisogno di missili Cruise, di unità per la difesa delle coste per impedire alla Marina Russa di entrare decisamente nel conflitto e avere un impatto. Kiev deve rafforzare e potenziare la difesa aerea per azzerare la superiorità russa nei cieli. E poi servono strumenti per migliorare gli attacchi su lunga gittata. Cannoni, artiglieria di precisione e ovviamente radar e strutture di intelligence di supporto».
E c’è anche un’altra condizione che secondo Breedlove va rispettata: «La mia speranza è che gli europei rimangano allineati e concentrati sulla missione: ovvero continuare a supportare Kiev perché gli ucraini stanno combattendo anche per la libertà in Europa, non solo per la loro. Diciamo quindi che spero che il messaggio venga recepito come lo è stato finora». Breedlove, che prima dell’attacco aveva raccontato i tre scenari della guerra in arrivo, oggi dice che la cosiddetta intransigenza della Nato denunciata da Putin non è un problema: «Guardiamo come è iniziato tutto. Usa e Nato non erano in Ucraina, nessuno minacciava la Russia. È stata Mosca ad ammassare le truppe ai confini, parliamo di 190 mila uomini. E Putin poi ha avviato l’invasione, i russi hanno stuprato e torturato i loro vicini. Non credo proprio dovremmo preoccuparci di quello che dice perché non è credibile».
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