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Il live blog con le notizie più importanti del 65esimo giorno di guerra

29 Aprile 2022 - 21:05 Redazione
Le notizie più importanti, mappe e approfondimenti a cura della redazione di Open

Nel 65esimo giorno della guerra in Ucraina il presidente Zelensky ha ringraziato gli Stati Uniti per i 33 miliardi messi stanziati per Kiev, mentre ancora si contano i danni dei missili russi che hanno colpito la capitale ucraina durante la visita del segretario generale dell’Onu Guterres. Intanto la Russia sostiene di aver preso il controllo della città di Cherson, dove da domenica circolerà il rublo oltre alla grivna di Kiev. Secondo il Pentagono, le forze russe hanno registrato alcuni progressi nell’attacco ad oriente, mentre la Gran Bretagna ha annunciato che 8 mila suoi soldati prenderanno parte ad esercitazioni Nato nell’Europa dell’Est da qui a giugno.

20.30 – Lavrov: «La Russia non si considera in guerra con la Nato»

«La Russia non si considera in guerra con la Nato, perché questo farebbe crescere i rischi di guerra nucleare, cosa che non può essere consentita». È quanto dichiarato dal ministro degli Esteri russo, Sergey Lavrov, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Ria Novosti. «Noi non ci consideriamo in guerra con la Nato, perché questo sarebbe un passo che accrescerebbe i rischi” di una guerra nucleare», ha dichiarato Lavrov in un’intervista con la tv al Arabiya.

20.00 – Commissione Ue, al via i nuovi round di consultazioni sulle nuove sanzioni

Al via i nuovi round di incontri informali tra la Commissione Ue e i rappresentanti dei 27 Paesi membri sul sesto pacchetto di sanzioni contro la Russia. Lo schema delle nuove misure dovrebbe comprendere l’allargamento dell’elenco delle personalità soggette al congelamento dei beni, l’inserimento nella lista nera di ulteriori istituti finanziari russi e misure che conducano al graduale embargo del petrolio. La Commissione vedrà, in incontri separati per gruppi, i rappresentanti dei Paesi membri per tutto il weekend.

19.30 – L’indiscrezione del Nyt: «Dalla prossima settimana embargo petrolio da parte dell’Ue»

L’Unione europea è vicinissima all’embargo del petrolio russo. Secondo il quotidiano statunitense New York Times la decisione «difficile e costosa» e «non prevista all’inizio della guerra» arriverà prossima settimana in considerazione anche del continuo invio di armi all’Ucraina da parte dei Paesi Nato. 

19.00 – Biden al Congresso: «Approvare i fondi il prima possibile»

«È cruciale che la mia richiesta di fondi venga approvata il più velocemente possibile». Lo scrive il presidente statunitense Joe Biden su Twitter a proposito del finanziamento da 33 miliardi chiesto al Congresso per aiutare l’Ucraina. «Se non aiutiamo gli ucraini a difendere il loro Paese restiamo a guardare mentre i russi continuano a compiere atrocità e aggressioni», ha sottolineato il presidente statunitense.

18.30 – Bankitalia: «Da guerra conseguenze rilevanti per banche»

La guerra rappresenta «una significativa fonte di incertezza per il sistema bancario: può produrre conseguenze rilevanti attraverso molteplici canali, di natura finanziaria ed economica». Lo si legge nel rapporto sulla stabilità finanziaria della Banca d’Italia secondo cui «il tasso di deterioramento dei prestiti resta su livelli storicamente bassi» e «l’uscita dalle misure di sostegno non sta causando cliff-effects per la rischiosità dei crediti». «L’esposizione diretta verso controparti russe è nel complesso limitata, ma concentrata nei due gruppi di maggiore dimensione e appare “gestibile”». 

17.00 – Guterres: «Commosso da resilienza e dal coraggio dell’Ucraina»

Il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, si è detto «commosso» dalla «resilienza e dal coraggio» del popolo ucraino , dopo la sua visita di ieri a Kiev. «Il mio messaggio per loro è semplice: non ci arrenderemo. L’Onu raddoppierà i suoi sforzi per salvare vite e ridurre la sofferenza umana. In questa guerra, come in tutte le guerre, i civili pagano sempre il prezzo più elevato», ha scritto il numero uno dell’Onu in un tweet.

16.30 – Medvedev: «Presto una nuova legge su presenza stranieri in Russia»

La Russia si prepara ad approvare una nuova legge sulle regole per l’ingresso, la permanenza e l’uscita degli stranieri dai territori della Federazione. È quanto annunciato dal vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo ed ex leader del Cremlino, Dmitry Medvedev, citato dall’agenzia Ria Novosti. «Nel prossimo futuro verrà approvata una nuova legge che regolerà tutte le questioni relative all’ingresso, all’uscita e al soggiorno degli stranieri nel nostro Paese – ha affermato Medvedev -. Sarà necessario analizzare i trattati internazionali in vigore e valutarli rispetto a questo disegno di legge».

16.00 – «Difficile realizzare una visita tranquilla per il Papa a Kiev»

«Una visita del Papa a Kiev è di difficile realizzazione ora». È quanto dichiarato ai microfoni di SkyTg24 dal nunzio apostolico a Kiev, monsignor Visvaldas Kulbokas. «Se continuano a cadere i missili come è accaduto anche con l’arrivo del segretario generale dell’Onu, che rappresenta l’umanità – ha proseguito monsignor Kulbokas – una visita tranquilla per il Papa è veramente difficile da realizzare».

15.30 – La Moldova esclude un coinvolgimento nel conflitto ucraino

Dopo le recenti esplosioni in Transnistria, che le autorità della regione separatista filorussa hanno attribuito a elementi vicini a Kiev, il governo di Chisinau ha escluso che il conflitto in Ucraina possa allargarsi in tempi brevi in Moldova. È quanto affermato dal vicepremier moldavo Oleg Serebrian: «Riteniamo che non vi sia alcun pericolo di azioni militari in Moldova, compresa la regione della Transnistria. Le esplosioni avvenute in Transnistria influiscono inevitabilmente sulla condizione morale e psicologica delle persone. Malgrado ciò, non si può parlare di rischi del coinvolgimento della Moldova in un conflitto militare».

15.00 – Germania: «Non contrari a un embargo sul petrolio russo, ma ci deve essere un’alternativa»

«La Germania non si contrapporrebbe a un embargo del petrolio, ma ritiene che sarebbe ragionevole che ci fosse un’alternativa». È quanto dichiarato dal portavoce del ministro dell’Economia e del Clima tedesco, Robert Habeck. Le sanzioni vanno concordate con i partner dell’Ue e gli Alleati, sottolineando che «la sovranità energetica va riacquistata passo dopo passo e che non bisogna essere ricattabili sull’energia».

14.30 – Cina: «Continuare i negoziati, bene missione Guterres»

La Cina dichiara il proprio apprezzamento per gli sforzi di mediazione nel conflitto tra Russia e Ucraina del segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, ribadendo il sostegno al prosieguo dei negoziati tra Mosca e Kiev. Lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri, Zhao Lijian, in risposta a una richiesta di commento sulla missione in Russia e Ucraina del Segretario generale dell’Onu, senza citare il bombardamento russo di Kiev mentre Guterres si trovava in visita nella capitale ucraina. La Cina, ha ribadito Zhao, chiede di concentrarsi sul dialogo e non sulle sanzioni e «promuovere la fine del conflitto e l’arrivo della pace ed è disposta a collaborare con tutte le parti per continuare a svolgere un ruolo costruttivo in questo senso».

14.00 – Il portavoce del Pentagono John Kirby: «Putin non deve essere invitato al G20»

«Vladimir Putin non dovrebbe essere invitato al G20. Ha isolato la Russia, deve pagare per le conseguenze di quello che ha fatto e sta facendo all’Ucraina», ha detto il portavoce del Pentagono John Kirby in un’intervista alla Cnn. Proprio oggi è arrivato l’annuncio della presidenza indonesiana che deciso di invitare sia il presidente russo che quello ucraino al summit dei leader, previsto per novembre a Bali. Poi, commentando la notizia di un contractor americano ucciso combattendo a fianco delle forze ucraine, si è rivolto ai cittadini americani: «Vi chiediamo di non andare in Ucraina, è una zona di guerra. Se volete sostenere gli ucraini ci sono altri modi».

13.30 – Il Cremlino sulla legge Usa sugli asset russi: «Precedente pericoloso»

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov si è espresso contro la legge approvata dal Congresso degli Stati Uniti che permettere d’ora in poi di usare gli asset della Russia per aiutare l’Ucraina. «È una decisione rabbiosa, un pericoloso precedente di espropriazione della proprietà privata», ha detto Peskov.

13.00 – I soldati russi hanno catturato due volontari britannici accusati di essere «spie»

L’organizzazione non profit Presidium Network ha denunciato la cattura da parte dei soldati russi di due volontari britannici, indicati «indipendenti», con cui erano in contatto. Si tratterebbe di Paul Urey e Dylan Healey, fatti prigionieri dall’esercito russo nei giorni scorsi, mentre erano impegnati nella «consegna di aiuti umanitari» e in operazioni di evacuazione «di una famiglia ucraina» vicino alla città di Zaporizhzhia. Secondo Mosca i due, già interrogati e trasferiti in un luogo di detenzione ignoto, sarebbe «spie».

12.30 – Bombardata un’altra cittadina di frontiera russa

La cittadina russa di Belaya Berezka, a due chilometri e mezzo dal confine con la regione ucraina di Sumy, è stata bombardata con obici di mortaio. Secondo il governatore della regione Alexander Bogomaz, l’attacco non ha provocato vittime ma solo danni al sistema di distribuzione elettrico e idraulico, già riparati. Dall’11 aprile nell’intera regione è stato dichiarato un alto livello di allerta per possibili attacchi terroristici.

12.00 – Tra le vittime dell’attacco di Kiev c’è la giornalista Girich

Tra le vittime di uno dei due missili russi caduti ieri, 28 aprile, su Kiev durante la visita del segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, c’è anche Vera Girich, una giornalista di Radio Svoboda di 55 anni.

10.50 – Kiev prepara l’evacuazione dei civili dall’acciaieria Azovstal

Kiev sta preparando un’operazione per evacuare i civili dall’acciaieria di Mariupol, come scrive Reuters, citando l’ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky: «Per oggi è in programma un’operazione per far uscire i civili dalla fabbrica».

10.01 – L’Ucraina: a Severodonetsk colpita una scuola

A Severodonetsk i russi hanno aperto il fuoco contro un edificio scolastico. Lo sostiene il capo dell’amministrazione militare di Lugansk Sergi Gaidai su Telegram. «I russi hanno sparato contro un edificio scolastico a Severodonetsk. L’esercito russo ha lanciato in mattinata un attacco di artiglieria sulla città. Dopo il colpo di arma da fuoco, l’edificio della scuola secondaria è stato occupato. I soccorritori sono arrivati in tempo e hanno spento l’incendio», ha detto Gaidai.

9.30 – La Russia conferma l’attacco a Kiev

La Russia ha confermato di aver effettuato un attacco su Kiev con armi ad alta precisione ieri durante la visita del segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres. «Le forze russe hanno distrutto con armi ad alta precisione a lungo raggio gli edifici del produttore ucraino di equipaggiamenti e armi aeronautiche Artyom nella città di Kiev», ha riferito il ministero della Difesa russo in un briefing.

8.20 – Ucraina: 100 civili morti a Kiev

In poco più di 2 mesi dall’invasione della Russia, a Kiev sono rimasti uccisi più di cento civili, di cui quattro bambini, 435 sono i feriti. Lo sostiene il sindaco della capitale Vitaliy Klitschko su Facebook. Riferendosi all’attacco russo di ieri contro un grattacielo nel distretto di Shevchenkivskyi, Klitschko ha spiegato: «È nuovo e ancora scarsamente popolato, quindi c’erano pochi residenti. Grazie a Dio nessuno è morto. Ma ci sono feriti».

7.20 – Borrell: Mariupol è l’Aleppo d’Europa

«Mariupol è la Aleppo europea. La città è stata rasa al suolo, con migliaia di civili uccisi. Faremo di tutto per porre fine a questa guerra il più presto possibile. E a tal fine continueremo ad aiutare l’Ucraina». Lo ha scritto in un tweet Josep Borrell, l’alto rappresentante dell’Ue per gli affari esteri. «La guerra in Ucraina sta trasformando la geopolitica globale», ha concluso.

5.00 – 8000 soldati britannici nell’Europa dell’est

Ottomila militari dell’esercito del Regno Unito prenderanno parte a una serie di esercitazioni nell’Europa dell’est in risposta all’invasione russa dell’Ucraina. Lo scrive il Guardian, citando il ministero della Difesa britannico. Secondo il quotidiano decine di carri armati saranno schierati da qui all’estate in Paesi dell’Europa orientale, dalla Finlandia alla Macedonia del Nord, seguendo piani messi a punto dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. Si uniranno alle esercitazioni decine di migliaia di soldati della Nato e dell’alleanza Joint Expeditionary Force, che include Finlandia e Svezia. Secondo il ministero della Difesa l’azione era stata pianificata da tempo ma è stata rafforzata in risposta all’invasione russa di fine febbraio. L’impegno del Regno Unito dovrebbe raggiungere un picco di circa 8.000 unità che saranno trasferite in Europa continentale da adesso fino a giugno.

4.00 – Gli Usa: 007 russi dietro l’attacco a Muratov

I servizi segreti degli Stati Uniti sostengono che gli 007 russi abbiano organizzato l’attacco dell’inizio di aprile contro il premio Nobel per la pace Dmitri Muratov, editore del quotidiano russo indipendente Novaya Gazeta, che ha criticato la guerra del Cremlino in Ucraina. Lo sostiene il Washington Post, che cita alcuni funzionari americani senza farne i nomi. Il 7 aprile Muratov stava viaggiando in treno da Mosca a Samara quando un assalitore lo ha attaccato con un misto di pittura rossa e acetone che ha causato una bruciatura chimica sui suoi occhi. L’aggressore ha gridato «Muratov, eccone uno per i nostri ragazzi», un riferimento ai soldati russi che combattono in Ucraina.

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