Concertone, Rancore cita il poeta Trilussa contro Vladimir Putin: «Sovrano macellaro» – Il video
Dopo l’apertura del Concertone in piazza San Giovanni a Roma sulle note di Imagine e Shum della band ucraina Go_A, al fianco di Ambra Angiolini è intervenuto sul palco il rapper romano Rancore. «Io forse sono qui proprio per esorcizzare il rancore – ha spiegato il 31enne del Tufello -. Ecco perché chiedo a voi in pizza di fare più casino, è bellissimo come la musica possa unire mondi diversi». E Rancore, portando sul palco un passaggio di Ninna Nanna della guerra del poeta e giornalista romano Trilussa, scritta nell’ottobre del 1914 all’inizio della Prima Guerra Mondiale, ha voluto riportare alla memoria i mostri che nel corso della storia scatenano e muovono guerre per interessi economici. Conflitti in cui i potenti decidono le sorti delle persone innocenti, che finiranno col pagare il conto più alto di qualsiasi conflitto. Tra queste guerre, oggi, anche quella provocata da Vladimir Putin in Ucraina.
Il testo
Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili
Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna
che se scanna e che s’ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d’una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.
Ché quer covo d’assassini
che c’insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse
Fa la ninna, cocco bello,
finché dura sto macello.
Video e immagini: RaiPlay / Primo Maggio Roma
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